Comune di Altamura, vademecum sulla raccolta differenziata
Il Consorzio “Autorità di Gestione dell’Ambito Territoriale Ottimale BA/4” che riunisce 9 Comuni per la gestione dei rifiuti ha avviato il proprio percorso. Vi ricadono le città di Altamura, Cassano delle Murge, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Santeramo in Colle, Spinazzola e Toritto, delle province di Bari e Bat, per una popolazione complessiva di circa 200.000 persone.
Il Consorzio ha individuato nel potenziamento della raccolta differenziata una delle principali linee di indirizzo dell’organismo. L’Ato ha di fronte uno scenario di grande responsabilità perché occorre recuperare i ritardi nella gestione dei rifiuti e soprattutto nella raccolta differenziata.
Il Consorzio “Autorità di Gestione dell’Ambito Territoriale Ottimale BA/4” nell’ambito del progetto finanziato con i fondi di cui al Programma Regionale per la Tutela Ambientale (PRTA) – Piano di Attuazione della Provincia di Bari – Asse 3 – linea b – Interventi per lo sviluppo della raccolta differenziata l. r. n. 20/05, art. 3 l. r. n. 5/97, art. 15 – Fondi Ecotassa – Programma di Sviluppo della raccolta differenziata, ha attivato un processo finalizzato alla raccolta della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU).
Questo opuscolo vuole essere una piccola guida per rispondere ai possibili interrogativi sui principi, finalità, vantaggi e strumenti per la raccolta differenziata dei rifiuti organici e sugli inconvenienti derivanti dall’indiscriminato conferimento in discarica. Il nuovo servizio attivo nei comuni dell’Ato Ba/4 prevede la raccolta differenziata in sacchetti biodegradabili dei rifiuti organici. Di seguito, nel riquadro verde, sono elencati alcuni rifiuti da mettere nel sacchetto e destinati a diventare ottimo compost; nel riquadro rosso le tipologie di rifiuto da evitare assolutamente.
Fare la raccolta differenziata dei rifiuti organici è importante, perché: 1) Contribuisce a una migliore gestione dei rifiuti poiché il rifiuto organico è circa un terzo dei rifiuti prodotti; 2) Diminuisce i costi di smaltimento; 3) Rallenta l’esaurimento delle discariche, riducendo gli odori e il percolato da esse prodotti; 4)Previene la produzione di inquinanti atmosferici che si formerebbero dalla combustione di questi scarti; 5) Evita l’incenerimento degli scarti organici umidi garantendo una migliore combustione e diminuendo lo spreco di energia; 6)Garantisce la fertilità del terreno fornendo un fertilizzante naturale.
Non solo bruciare i rifiuti organici è uno spreco, ma è anche poco conveniente, perché hanno un basso potere calorifico e se bruciati insieme ad altri materiali come legno, carta, plastica, abbassano la quantità di energia che si può recuperare.
Negli impianti di termovalorizzazione, il materiale organico, che si chiama anche frazione umida perché contiene molta acqua, viene selezionato, tenuto da parte e avviato a impianti industriali di compostaggio.