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Ancora fibrillazioni nella Giunta comunale di Venosa

Tensioni e malumori hanno sempre contraddistinto la giunta Gammone. Ed oggi apprendiamo che il sindaco perde anche l’appoggio dell’alleato di sempre: Nuova Venosa. Prima i pittelliani (con i loro continui “tira e molla”), poi il rappresentante della categoria degli artigiani (Rosati), ora Zullino e Francabandiera. È giunto davvero il momento per il sindaco Gammone di dimostrare di non essere “attaccato” alla sua poltrona: altri due anni e mezzo di paralisi dettata dagli infiniti giochi di potere e di finte alleanze e Venosa pagherà per anni l’egocentrica presunzione di chi pretende ancora di amministrarla. Ma amministrare come? Tagliando continuamente servizi (non ultimo il Giudice di Pace)? Aumentando le tasse all’infinito? Firmando semplicemente l’ordinario lavoro dei dipendenti comunali? Non programmando mai nulla, perché privi di idee ed ora anche del dovuto supporto? UniAmo Venosa è un progetto finito ancor prima di essere partito: prendere coscienza del fallimento totale e dimettersi sarebbe per il sindaco sì un “sacrificio personale”, ma anche e soprattutto un atto di pubblica utilità che permetterebbe di ridare nuova speranza alla città oraziana. E se non è riuscito ad “unire” la città (partendo da se stessi: 17 persone!), per lo meno dimostrerebbe di “amarla”…

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