Biancaneve, la vera storia in scena il giorno dell’Epifania al TaTA’ di Taranto
Bella, dolce e sola. In anteprima regionale, per la rassegna “favole&TAmburi”, venerdì 6 gennaio, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena Biancaneve, la vera storia, scene luci testo e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente, costumi Maria Pascale, assistente alla regia Serena Tondo, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnico di scena Walter Mirabile, produzione Crest. Biglietto unico 6 euro. Dalle ore 17, lo staff dello Junior TaTÀ sarà ad attendere il giovane pubblico, coinvolgendolo, gratuitamente, in Aspettando… gioco, un’allegra e qualificata animazione ludica. Info: 099.4707948.
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. Nello spettacolo del Crest, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, ora il Crest li vuole accompagnare per mano “dietro le quinte” della storia, lì dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo: un pò comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un pò divertente, un pò inquietante, un po’. Con questa nuova produzione prosegue il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale (ricordiamo i pluripremiati “La storia di Hansel e Gretel” e “Sposa sirena”), per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla strada della crescita.