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Acquedotto Lucano presenta il piano degli investimenti a una folta platea di imprenditori di Confapi Matera

Oltre 200 milioni di euro in 3 anni per la realizzazione di depuratori, adduttori e reti idriche e fognarie. È la sintesi dell’ambizioso piano degli investimenti che Acquedotto Lucano dovrà realizzare in Basilicata e che è stato presentato ieri pomeriggio agli imprenditori associati a Confapi Matera nel corso di un’affollata assemblea tenuta presso la sede materana dell’Edilcassa. Alla presenza del presidente dell’Associazione Massimo De Salvo, del presidente della Sezione Edili Claudio Nuzzaci e del direttore Franco Stella, i vertici della Società acquedottistica hanno illustrato nel dettaglio gli interventi previsti nella nuova programmazione e quelli già finanziati, compresi quelli sull’efficientamento energetico, considerati una priorità per un’ente che intende valorizzare al massimo la risorsa idrica.
“Ringraziamo l’amministratore unico Michele Vita e i direttori tecnico e amministrativo, Pellettieri e L’Episcopia – ha dichiarato il presidente De Salvo – per l’encomiabile lavoro che stanno svolgendo, dimostrando competenza, professionalità e disponibilità. Anche nei giorni convulsi dell’emergenza neve abbiamo avuto prova di grande efficienza e tempestività nel provvedere alla riparazione dei guasti, con l’aiuto delle imprese locali che si sono distinte per avere lavorato in condizioni climatiche molto difficili”.
“Finalmente – ha aggiunto il presidente degli Edili Nuzzaci – dopo anni di crisi si ricomincia a parlare di programmazione e di investimenti, parole cadute in disuso e che adesso, grazie al piano di Acquedotto Lucano, la più grande stazione appaltante della Basilicata, tornano di moda. Questi interventi comprendono anche quelli del cosiddetto Piano Sud, già finanziato, che consentiranno di adeguare gli impianti di depurazione tra cui quelli di Matera”.
“Le risorse finanziarie dunque ci sono. Auspichiamo – ha concluso Claudio Nuzzaci – che la Regione metta al più presto a disposizione le somme necessarie per cantierizzare tutte le opere previste, sia per dare alla Basilicata un sistema idrico e fognante moderno ed efficiente, sia per offrire alle imprese lucane nuove opportunità di lavoro dopo anni in cui i cantieri hanno lavorato a ritmo molto ridotto”.
“In proposito abbiamo chiesto che gli appalti siano fatti per lotti di minori dimensioni, in modo da consentire alle piccole e medie imprese di lavorare da protagoniste e non come semplici subappaltatrici. Infine, abbiamo chiesto rassicurazioni sui tempi dei pagamenti, che in passato hanno creato non pochi problemi alle aziende locali. Per fortuna, sembra che con la nuova programmazione questo problema sia superato. Vedremo”.
Dopo l’incontro con Acquedotto Lucano la Sezione Edili Confapi Aniem incontrerà altre stazioni appaltanti della regione per conoscere i programmi di investimento e di sviluppo.

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