Straordinario successo del XXXII Premio Internazionale “Letteratura” dell’Istituto Italiano di Cultura
Nei giorni scorsi a Napoli, nella storica sala conferenze “Gabriele D’Annunzio” dell’Istituto Italiano di Cultura (in via Bernardo Cavallino, “la Cittadella”, si è tenuta, a cura dello stesso Istituto Italiano di Cultura, la cerimonia di premiazione dei vincitori del XXXII Premio Internazionale “Letteratura”. Una premiazione molto articolata e complessa che ha visto presenti tutti i vincitori delle quindici sezioni del premio (poesia, narrativa, saggistica, sia edite, sia inedite). Ciascun premiato, prima di ricevere la pergamena del prestigioso Premio insieme al dono di alcuni libri pubblicati dall’Istituto, ha letto una delle sue liriche, oppure uno stralcio della sua opera di narrativa o saggistica (anche articoli pubblicati su ben noti quotidiani nazionali o su riviste scientifiche). Si sono colti, anche, accanto a momenti memoriali di emozionalità soggettiva e anche partecipativa, pagine su problematiche da sempre presenti, maggiormente nella nostra attualità così difficile sotto molteplici aspetti. A valutare le opere di tutti i partecipanti è stata una Giuria, composta dai redattori di “Nuove Lettere”: Steven Carter, Constantin Frosin, Antonio Illiano, Roberto Pasanisi – Presidente-, Mario Susko, Nàsos Vaghenàs, Nguyen Van Hoan. I vincitori, ma anche tanti appassionati della lingua italiana, definita “la più bella del mondo”, sono giunti da ogni parte (c’è stato anche chi è giunto dalle Fiandre). Una premiazione davvero molto interessante, non solo culturale, ma anche sociale. Al tavolo del Premio, presieduto dal prof. Pasanisi, lo psichiatra prof. Fausto Russo, il direttore della tipografia dell’Istituto Alfonso Longobardi e la scrittrice pugliese prof. Antonietta Benagiano. Da ricordare subito che l’Istituto Italiano di Cultura di Napoli è da lunghi anni egregiamente diretto con dinamismo ammirevole dal prof. Roberto Pasanisi, intellettuale poliglotta (numerose le pubblicazioni in riviste internazionali), plurilaureato con lode pure in Università estere, già docente in Atenei esteri (Galati, MNGIMO-Mosca, Lovanio, Anversa), pluripremiato, anche col Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, impegnato su diversi fronti culturali e sociali, pure della psicologia clinica e della psicoterapia, italianista e poeta con vari volumi (“neometafisica” e “gestaltista” è stata definita la sua poesia, dalla “cifra stilistica di singolare e coltissima originalità”), scrittore (da ricordare l’ultimo romanzo di gran successo “Gli angeli”), politologo nel senso etimologico puro. E tanto altro ancora. E’ stato proprio il prof. Pasanisi, presidente del Premio “Letteratura”, ad aprire la cerimonia di premiazione. Dopo un cordiale saluto e il grazie ai presenti, ha offerto in breve, sintesi chiarimenti sull’Istituto, vicino, sul versante ideologico, alla Scuola filosofica di Francoforte, quindi con un modo di intendere la cultura senza svilenti implicazioni di qualsivoglia sorta, né isolamenti, quasi ‘orticello’ disinteressato della realtà, anzi portato a essere vivaio di implicazioni civili e sociali. Passando alle attività dell’Istituto, ha accennato al Centro Italiano Studi Arte-Terapia (CISAT, FAD a distanza), al Libero Istituto Universitario per stranieri “Francesco De Sanctis” (LIUPS- LIUPS –AD a distanza), alla Scuola di Politica “Guido Dorso” con la rivista “Politiké”, al Corso di Scrittura Creativa (CSC, LESC a distanza) e alla Scuola di Psicoterapia, alle Edizioni ICI in cinque collane editoriali e agli E-book, alle riviste, tra cui “Nuove Lettere” col Premio “Letteratura”. Ha poi presentato la prof.ssa Antonietta Benagiano, “Scrittore benemerito” dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, accennando alla sua attività proteiforme (una ventina di libri tra sillogi poetiche e narrative, saggi, romanzi, drammi teatrali) e alla sua Weltanschauung, prima di passarle la parola. La prof. Benagiano, dopo il saluto cordiale e il sentito grazie dell’onore, ha enucleato l’importanza, da sempre, della letteratura, come dell’arte (entrambe, se autentiche, sono “l’inutile necessario”), in particolare riferendosi alla condizione della società attuale fatta di individui che vivono, come soleva nelle ultime conferenze affermare il sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche Zygmunt Bauman da poco scomparso, in un’ “affollata solitudine” (trad. della prof. Barbara Wojciechowska); pertanto vanno, soprattutto le nuove generazioni (le migliaia di sms in un mese sono finzione di comunicazione, di amicizia e affetto), educate a non perdere quel mondo di emozioni (non sono inutili, né dannose, come sosteneva Cartesio) che rendono l’essere pienamente ‘umano’ (Hobbes, Kant…). E si è soffermata sull’importante ruolo culturale e sociale dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (venne con un telegramma riconosciuto nel 2006 anche dal Presidente Giorgio Napolitano), sul suo procedere in libertà (la vera cultura non può che essere libera), sul fervore che produce molteplici attività, sul valore del Premio “Letteratura”, non subordinato a rapporti clientelari o ad altro, sulla completa dedizione e abnegazione del Direttore Pasanisi nelle tante attività dell’Istituto, faro che da Napoli spande vera cultura in senso ampio, sul Direttivo di respiro internazionale, sulla dinamica presenza della prof. Maria Peruzzini. Ha fatto seguito un breve saluto, e il grazie, da parte del direttore tipografico Alfonso Longobardi. La parola è passata, infine, allo psichiatra docente all’Università di Tor Vergata Fausto Russo, dopo la presentazione dello stesso da parte del Presidente Pasanisi che ha evidenziato il suo modello teorico-operativo basato sul sonoro, rimbalzato nei seminari tenuti dallo stesso in atenei statunitensi e francesi, le pubblicazioni di rilievo. Il prof. Russo, rifacendosi alle ultime polemiche apparse sui giornali, relative all’imbarbarimento della lingua italiana, si è espresso positivamente sulle opere degli autori premiati, ponendo in rilievo sia le qualità linguistiche che le distanziano da sciatterie in voga (dimostrano che tanti rispettano ancora la lingua italiana), sia le qualità contenutistiche dove preminente è l’attenzione all’‘altro’, il rapportarsi ad esso con una gamma di emozioni propriamente umane che non escludono l’afflato, il cogliere nell’altro gli stati emotivi. A conclusione della serata il Presidente prof. Pasanisi, gratificante per tutti e con scroscianti applausi prolungati, ha vivamente ringraziato della partecipazione augurando ai cultori della scrittura letteraria di proseguire nella loro attività con creatività rinnovantesi.
Nella foto la scrittrice prof. Antonietta Benagiano, il prof. Roberto Pasanisi, il direttore tipografico Alfonso. Longobardi, lo psichiatra prof. Fausto Russo