Progetto Vie Blu in Basilicata: operai senza stipendio
Riceviamo e pubblichiamo una nota inviataci dagli addetti, operai e impiegati del settore idraulico-forestale del Progetto Vie Blu, che denunciano di non aver percepito le dovute retribuzioni.
Parliamo complessivamente di 677 persone, compresa la provincia di Potenza, impegnate dal 2008 nella cosiddetta “altra forestazione” che a partire dal 2012 ha rappresentato un nuovo modello di governance al fine del riordino complessivo del settore forestale, in considerazione del ruolo centrale che le risorse territoriali e forestali rivestono sul piano ambientale, economico e sociale. Il primo e unico esempio in Basilicata di riorganizzazione tramite il quale si è fatto confluire in un unico sistema di governance le competenze relative alle attività di programmazione, gestione, verifica delle attività e controllo afferenti al comparto pubblico del settore idraulico-forestale.
Tale premessa trova riscontro nel Piano Operativo Annuale 2015 approvato da D.G.R. n. 582, che concretizza questo nuovo modello di riorganizzazione con l’ausilio della manodopera prettamente forestale afferente alle liste speciali della L.R. n. 42/98, tanto con quella afferente i progetti speciali come appunto il Progetto Vie Blu, Green River, IVAM e Parco del Pollino.Ciò detto risulta indispensabile alla comprensione di quello che per alcuni sembra essere il “Problema Lucano” a fronte di quanto emerso, recentemente, dal “Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Basilicata” per l’esercizio finanziario 2015, con chiari riferimenti anche al 2014 e 2013. Questo giudizio di merito, che, si badi bene, mai espressamente si riferisce al settore forestale, nei fatti sta comportando il blocco dei trasferimenti economici dalla Regione agli Enti che gestiscono il progetto e conseguentemente al ritardo nel pagamento degli stipendi agli addetti.
Facciamo presente che il Progetto Vie Blu risulta, dal 2008, cofinanziato da fondi comunitari e risorse regionali per i quali di anno in anno si cerca la copertura finanziaria e se ne controlla ogni cavillo burocratico. Il corredo economico annuale è pari a circa € 12.300.000.
Questa platea di lavoratori precari, come anche i forestali appartenenti alle liste speciali, risulta la categoria più anziana mai seriamente stabilizzata, produce lavori a fronte di una precisa progettazione, a cui segue una dovuta rendicontazione contabile a seguito della quale il Dipartimento preposto della Regione Basilicata produce l’emissione dei dovuti pagamenti. Ha effetti di lavoro di entità ed interesse pubblico ed è soggetto al Testo Unico in materia di appalti pubblici – D.L. n. 50 del 18 aprile 2016. Il tutto sottoposto al controllo della spesa certificata. Questo comunicato è il manifesto del disappunto e rammarico dei lavoratori circa la mancata corresponsione, alla data della presente, delle retribuzioni maturate. Tale gravosa situazione potrebbe creare ulteriori disagi alla condizione finanziaria dei lavoratori, in virtù della quale le famiglie degli stessi hanno assunto impegni ed esposizioni economiche di varia natura che devono ed intendono onorare dignitosamente.
È sgradevole trovarsi nell’incapacità di poter adempiere ad impegni economici come il pagamento delle bollette, le rate del mutuo ed altro ancora. Risulta altrettanto sgradevole trovarsi nella condizione di segnalare il problema. Il Progetto Vie Blu non è il “Problema Lucano” , e scorrendo la requisitoria del Procuratore regionale della Corte dei Conti Luigi Cirillo se ne ha consapevolezza. Nella sostanza le criticità riscontrate e non risolte dalla Regione Basilicata riguardano gli strumenti finanziari adottati dalla stessa, la cosiddetta “finanza derivata”, la scarsa capacità di spesa rispetto ai programmi finanziati dalla comunità europea, la mancata razionalizzazione della stessa spesa regionale relativa al funzionamento, il ritardo dei pagamenti per rispettare il patto di stabilità interno e le varie partite di giro messe in atto al fine di giustificare le varie e diverse voci di bilancio.
Pertanto chiediamo un esame approfondito delle criticità in essere ed individuare ogni possibile e legittima soluzione utile a restituire dignità e serenità ai lavoratori.