Operazione anticontraffazione a tutela del marchio ‘Candonga’ da parte della Guardia di Finanza di Policoro
Nell’ambito della attività volta alla tutela del mercato dei beni e dei servizi, con specifico riferimento alla tutela del diritto di privativa industriale e del marchio d’impresa, i finanzieri della Compagnia di Policoro hanno sequestrato nei giorni scorsi, in località Metaponto di Bernalda (MT), oltre 106.000 prodotti d’imballaggio per fragole recanti il marchio contraffatto “CANDONGA DI BASILICATA®” .
Tale marchio, di proprietà della società “Planitalia s.r.l.” di Policoro, è stato depositato per la tutela di una qualità di fragola particolarmente pregiata, denominata “Cultivar Sabrosa”, che rappresenta un vero e proprio prodotto d’eccellenza dell’agroalimentare del Metapontino. Il marchio “CANDONGA DI BASILICATA®”, in definitiva, certifica la garanzia della qualità e dell’origine di un prodotto che, rispettando determinati requisiti nelle varie fasi di coltivazione, produzione e commercializzazione, diviene particolarmente ricercato sui mercati.
L’operazione dei “baschi verdi” policoresi, frutto dell’attività di controllo del territorio e di acquisizioni informative circa un possibile indebito utilizzo del marchio, ha consentito l’individuazione di un deposito nel quale erano immagazzinate confezioni di fragole già pronte per la distribuzione sui mercati. Da un preliminare esame degli imballaggi, le Fiamme Gialle rilevavano che i cestini di fragole contenuti nelle cassette rinvenute erano provvisti di una fascetta recante il marchio “CANDONGA DI BASILICATA®”. Gli immediati accertamenti esperiti presso la società titolare del marchio confermavano che l’azienda agricola oggetto del controllo non era stata autorizzata a riprodurre ed utilizzare il marchio in questione. Pertanto, i finanzieri procedevano alla perquisizione dei locali aziendali, rinvenendo ulteriori imballaggi, ancora vuoti, anch’essi muniti di fascette col marchio contraffatto.
A conclusione delle operazioni, sono stati posti sotto sequestro 105.120 cestini ed altre 1.261 fascette asportate dai contenitori ripieni di fragole. Il titolare dell’azienda agricola è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Matera per “detenzione per la vendita di prodotti con marchi contraffatti o alterati”, reato previsto e punito dall’art. 474 del codice penale.
La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli, sin dall’inizio della campagna di raccolta, per tutelare una produzione, quale quella della fragola, che costituisce una delle più significative realtà economiche del Metapontino. Infatti, l’impegno del Corpo nella lotta alla contraffazione è rivolto, non soltanto a garantire l’imprenditoria sana da forme di concorrenza sleale, ma anche a tutelare i consumatori sulla tipicità dei prodotti commercializzati, mettendoli al riparo da possibili frodi in commercio.