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Bella, iniziata la rassegna cinematografica sull’integrazione

Agli archivi a Bella la prima delle sette giornate della rassegna cinematografica intitolata “Dalle storie alla storia per Con/Vivere insieme”, progetto che rientra nell’ambito della XIII edizione della Settimana di azione contro il razzismo, appuntamento ormai tradizionale curato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). Tanti gli spunti raccolti dagli studenti che hanno partecipato al programma promosso dal Comune di Bella.

Al Cineteatro Periz gli appuntamenti della rassegna, con la proiezione del documentario “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi sull’isola di Lampedusa. I ragazzi in mattinata hanno quindi dialogato con l’autrice Veronica Turiello, nonché coordinatrice del progetto. A margine del confronto, un ragazzo 13enne ha manifestato il desiderio di leggere una poesia, da lui composta, dal titolo “Un vagito nel Mediterraneo”, dedicata a Flavor, la bambina venuta alla luce durante la traversata dalle coste libiche a Lampedusa. Una storia che ha commosso l’intero Paese e che ha fatto scattare una vera e propria gara di solidarietà.

Nel pomeriggio ha avuto inizio anche il laboratorio di scrittura creativa, fulcro centrale del progetto rivolto agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Bella. La giornalista Sara Lorusso ha incontrato le classi seconde della scuola secondaria di I grado, incentrando le attività sul fenomeno dei flussi migratori e soprattutto sulle linee guida della Carta di Roma, spiegando come spesso l’uso scorretto del linguaggio può generare seppur involontariamente delle forme di discriminazione. Sono state quindi individuate alcune parole chiave (richiedente asilo, rifugiato e migrante), anche tramite l’ausilio di apposite slide (su cui scorrevano immagini simbolo che hanno lasciato un segno in questi anni di esplosione di flussi migratori). I ragazzi, divisi in sette gruppi, si sono quindi cimentati nella creazione di alcune storie impiegando anche delle parole chiave precedentemente assegnate, mettendole su carta e prestando la massima attenzione all’uso appropriato della terminologia.

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