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La condanna al rogo delle streghe nei ruderi di Calciano

Il fotografo lucano Gaspare Morea ha scelto Calciano, come prima location di scatti fotografici che l’autore sta realizzando per un foto libro in cui immagini e parole si fondono tra storia e racconto.
STORYTELLING DI MITI E STREGONERIE, questo il filo che seguirà il racconto e che riporterà, tra approfondimenti storici, leggende popolari e storie fantastiche, una Lucania Medievale con tanto di caccia alle streghe, castelli incantati e inquietanti ipogei.  Ed è proprio dalla scena del rogo, l’emblema della crudeltà medievale, che Morea è voluto partire approfittando del tradizionale Falò di San Giuseppe che la Pro Loco di Calciano ha organizzato nei ruderi di un antico monastero greco-bizantino risalente al 1002, denominato ” u’castidd”, posti a poca distanza dall’ abitato.
“Un posto perfetto per ambientare alcune scene del mio progetto- dice Gaspare Morea-  La fortificazione è perforata da grotte, lungo tutto il perimetro, perfette per simulare tutte le scene. Grazie alla morfologia e alla predisposizione delle grotte, è stato possibile realizzare parte degli scatti che hanno rappresentato la prigionia di quelle, che venivano definite nel Medioevo “streghe”, rappresentate nei miei scatti da due ragazze che, nel racconto, sono accusate di essere seguaci del demonio……”
Le location saranno scelte con cura per creare anche un percorso promozione e valorizzazione del territorio. In questo primo set sono stati coinvolti circa 20 figuranti, tra cui le 2 protagoniste (streghe), i prigionieri, il sacerdote, i soldati, l’uomo boia e la gente del popolo. Ognuno dei raffiguranti vestito con abiti del tempo in base al ruolo assegnato. Ma è solo la prima di altre location che verranno svelate di volta in volta.

https://www.facebook.com/GaspareMoreaPH?fref=ts

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