La sfida tra Don Uva Bisceglie e Sanctum Nicastrum Manfredonia al limite della violenza
Una gara di calcio caratterizzata non da falli, ma da violenza. E’ quanto accaduto in occasione dell’ultima gara di campionato tra Don Uva Bisceglie e Sanctum Nicandrum Manfredonia (Seconda categoria pugliese). Le conseguenze peggiori? Un calciatore con un timpano perforato e un altro con una frattura di un dito di una mano.
Silvestro Carbotti, presidente del Don Uva Bisceglie, ci fa giù pesantissimo e annuncia di non voler più partecipare al campionato. “Alcuni calciatori della compagine di casa, il Sanctum Nicandrum Manfredonia sin dall’inizio del match, ma lontano dalle azioni di gioco, hanno volontariamente agito al fine di fare del male, provocando danni fisici di una certa rilevanza a due dei nostri”. Vittime di questa presunta violenza, come detto, due calciatori: Pietro Tortora dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico per la perforazione di un timpano, mentre Gianvito Mastrototaro ha un dito fratturato.