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Casarano Rally Team vincente nella prima prova del trofeo ‘Autodromo del Levante’

Il round inaugurale della quarta edizione del Trofeo Autodromo del Levante andato in scena lo scorso fine settimana lungo il nastro d’asfalto dell’omonimo circuito che sorge a Binetto in provincia di Bari, ha visto tra i vari protagonisti anche i due portacolori della Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team, Massimiliano Pezzuto e Gabriele Greco che hanno affrontato la competizione con grande determinazione, superando le difficoltà che si sono loro presentate: adattamento alla vettura e al tracciato, problemi di natura meccanica e una foratura che hanno reso ancora più impegnativo il week-end agonistico, ma che non gli hanno impedito di cogliere il massimo risultato possibile ovvero i rispettivi successi di classe.
Ben supportato dall’agile e scattante  Radical SR4 a propulsore Suzuki che ha utilizzato in gara per la prima volta, il leccese Massimiliano Pezzuto, fresco di rientro nelle gare dopo oltre quindici anni di inattività, ha dimostrato in E2SC 1400 di essere l’uomo da battere fin dalle prove di qualificazione e di non aver perso lo smalto e la grinta dei tempi in cui era indiscusso protagonista del Campionato Italiano Velocità Turismo. Tra i cordoli del circuito barese, sua vecchia conoscenza, Pezzuto si è districato più che bene utilizzando i primi chilometri per adattarsi al nuovo mezzo per poi migliorarsi progressivamente realizzando nel corso dell’undicesimo giro il miglior tempo in 47”521 a una media di 119,46 km/h, crono che gli è valso il sesto posto nell’accorpamento della classi Sport e Formula. Forte di una lunga e proficua esperienza maturata sui circuiti di tutta Italia, l’alfiere Casarano Rally Team ha mantenuto un passo sostenuto anche in gara con prestazioni velocistiche sempre al di sotto dei 50”. Il suo “best lap” lo realizza nel corso della quarta tornata fermando il cronometro in 48”049 a una media di 118,15 km/h, un tempo che i suoi avversari non sono mai stati in grado di avvicinare e che oltre a consegnargli il successo di classe lo ha portato a chiudere la gara in quinta posizione di gruppo.
“Direi che nel complesso è andata oltre le più ottimistiche previsioni – osserva Pezzuto – perché pensavo di essere molto più… arrugginito. Ho disputato una buona gara e penso che più di così non potevo fare. C’è ancora da lavorare per trovare il feeling ottimale con la Radical e per imparare a guidarla in modo tale da poter sfruttare il suo enorme potenziale. La manifestazione mi è piaciuta molto ed è stata una bella esperienza”.
Anche se ha concluso la gara con il successo di classe in solitaria, Gabriele Greco non sembra soddisfatto dell’esito complessivo della trasferta in terra barese, soprattutto per via delle disavventure  a cui ha dovuto far fronte. Il pilota leccese ha comunque avuto il merito di non arrendersi e di crederci anche nelle difficoltà che sono iniziate già nel corso della sessione di qualifica condotta con tempi in costante miglioramento ma con un bullone della pinza dei freni della sua Reggiani 32P Formula Junior che si è allentato subito dopo aver “marcato” nel corso dell’ottavo giro il suo miglior riscontro in 59”894 a una media di 94,78 km/h. Più difficoltosa la gara con tempi che non sono mai scesi sotto al minuto, complice una foratura alla posteriore sinistra provocata molto probabilmente da alcuni detriti in vetroresina di una vettura rimasta coinvolta in un incidente e che ha determinato un lento ma progressivo afflosciamento del pneumatico con conseguenti problemi di tenuta. Al di la della parentesi sfortunata, resta comunque un paragone improponibile tra la sua  piccola monoposto “milledue”  e le ipervitaminiche vetture Sport e Formula che hanno animato il confronto e che  lo hanno visto veleggiare sempre nelle ultime posizioni.
“È andata come è andata  – dichiara Greco – Una giornata da dimenticare. Già dalla mattinata ero nervoso. Non sono riuscito a guidare. In prova abbiamo avuto un problema  all’impianto frenante e poi purtroppo una foratura non mi ha consentito di esprimermi come avrei voluto in gara. Sono comunque contento di essere riuscito a portare la vettura in parco chiuso e spero di aver pagato il conto con la sfortuna”.

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