Caccia e Pesca, Di Gioia: “Approvati ddl a sostegno comparti regionali”
Approvati oggi in Giunta due importanti disegni di legge dedicati, rispettivamente, alla pesca e alla caccia con il solo obiettivo di innovare, migliorare e tutelare due importanti comparti regionali, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale ed economica. Avendo, contestualmente, un quadro di riferimento certo e aggiornato alle esigenze attuali. Si tratta dei ddl “Pianificazione e sviluppo della pesca e dell’acquacoltura regionale” e “Norme per la protezione della fauna selvatica interna e per il prelievo venatorio”. I testi seguiranno l’iter legislativo ordinario, in Commissione e successivamente in Consiglio regionali.
Il testo dedicato alla pesca e acquacoltura regionale traccia una nuova strategia di sviluppo di questi settori. Le difficoltà strutturali e di mercato rendono necessari una diversificazione produttiva, una riorganizzazione strutturale e normativa del settore. Di qui l’adozione di uno strumento normativo regionale che disciplini l’adeguamento delle politiche della pesca e dell’acquacoltura. Rispondendo alle esigenze del Partenariato della pesca e dell’acquacoltura e, dopo approfondita condivisione con le stesse, attraverso il ddl, la Regione vuole garantire che le attività di pesca e acquacoltura siano operate in modo coerente con i criteri di sostenibilità ambientale, economica, sociale e occupazionale, oltre a contribuire alla disponibilità dell’approvvigionamento alimentare.
“Si tratta di uno strumento di rilancio della pesca e dell’acquacoltura pugliesi – sottolinea l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia – fortemente voluto dal partenariato sociale e produttivo, che rappresenta per la Regione un’importante pietra miliare. Il Ddl sancisce, ancora una volta, l’attenzione dell’Amministrazione a questi settori e stabilisce la loro strategia regionale, finalizzata alla creazione di un sistema di sviluppo sostenibile, integrato e basato sulle risorse locali. Come anche finalizzato alla valorizzazione e messa in rete delle potenzialità produttive dei settori, attraverso il sostegno all’innovazione, il coinvolgimento del mondo della ricerca, la crescita blu e l’attivazione di leve economiche intersettoriali. Il disegno di legge ridefinisce gli strumenti operativi esistenti e ne propone di nuovi, come le Oasi Blu, il Piano triennale e l’Osservatorio Regionale della Pesca e dell’Acquacoltura. Il ddl chiarisce, inoltre, alcuni aspetti relativi all’iter autorizzativo delle concessioni per attività di acquacoltura e alla pesca nelle acque interne”.
La Puglia disporrà, così, di uno strumento di indirizzo politico e strategico delle azioni e degli interventi che troveranno attuazione anche nell’ambito del PO Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2014/2020 e che attiveranno economie, occupazione e benefici sociali, favorendo la qualità della spesa.
Per quanto concerne il ddl dedicato alla all’attività venatoria “l’intento – chiarisce di Gioia- è quello di riformare integralmente l’attuale legge (L.R. n. 27 del 1998) che regola, al momento, la protezione della fauna selvatica omeoterma e l’esercizio del prelievo venatorio in Puglia. È fondamentale adeguare la normativa regionale alle modifiche fin qui intervenute sia nel quadro normativo nazionale di settore sia in relazione alla ripartizione delle competenze tra gli Enti territoriali, a seguito della progressiva dismissione di funzioni da parte delle Province. È prevista, quindi, la collaborazioni con le Provincie e la Città Metropolitana, nonché con gli ATC, mediante le forme di avvalimento e/o di convezione”. Il ddl, inoltre, prevede tra le altre cose, in tema di tutela della fauna selvatica, l’introduzione di divieti, rispetto a specie particolarmente vulnerabili.