CronacaPuglia

Depuratore Sava-Manduria, occasione sprecata, problema irrisolto

Quanto deciso dal Consiglio Comunale di giovedì sul Depuratore Consortile Sava-Manduria non può in alcun modo trovare d’accordo chi, come noi, si è sempre battuto per una soluzione condivisa e sostenibile.
La scelta di spostare l’impianto di poche centinaia di metri rispetto al sito originario, a due passi dalla litoranea e per giunta in zona protetta, svilisce la volontà e gli sforzi della popolazione, espressi in maniera inequivocabile con il voto unanime alla petizione da noi promossa per chiederne la delocalizzazione e con la grande manifestazione di inizio Aprile.
La presa d’atto delle istituzioni che, in maniera unanime confermarono la necessità di spostare l’impianto di depurazione dalla costa, doveva essere tradotta in una scelta più coraggiosa da parte dell’Amministrazione: l’individuazione di un sito nell’entroterra.
Ciò avrebbe azzerato ogni dubbio rispetto all’eventualità di scarichi, ruscellamenti e qualsivoglia impatto ambientale dannoso per l’ambiente e l’economia del territorio, nonché garantito un reale utilizzo dei reflui depurati in agricoltura.
Tale decisione invece, rischia di essere l’ennesimo bluff di una Amministrazione arrogante, incapace di interpretare la volontà popolare e solo apparentemente interessata al parere delle altre forze in campo.
Nessuno ha voluto tenere in conto ad esempio, la nostra proposta di chiedere l’immediata interruzione dei lavori e l’apertura di un tavolo tecnico-istituzionale con tutte le parti coinvolte, al fine di valutare in maniera seria e condivisa, il metodo più adatto alla risoluzione del problema.

Manduria Lab

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