Sanitaservice Foggia, i consiglieri Marmo, Gatta e Damascelli contrari alla nomina di Tedeschi come commissario
I consiglieri regionali di Forza Italia Nino Marmo, Giandiego Gatta e Domenico Damascelli si oppongono all’affidamento al dott. Yanko Tedeschi della gestione della Sanitaservice di Foggia, ed hanno depositato un’interrogazione diretta al presidente della Giunta regionale nonché assessore alla Sanità, Michele Emiliano.
“In base al comma 1 e 1-bis dell’art.10 del D.Lgs. 39/2010, il revisore legale deve essere indipendente dalla società sottoposta a revisione e non essere coinvolto in alcun modo nel suo processo decisionale, durante i periodi a cui si riferiscono i bilanci da sottoporre a revisione o mentre viene eseguita la stessa revisione. L’articolo 17 del decreto dispone, tassativamente, il divieto per il revisore legale di ‘rivestire cariche sociali negli organi di amministrazione e di controllo dell’Ente che ha conferito l’incarico di revisione’. – si legge nella nota – Questa disposizione è talmente drastica da vietare ogni prestazione di lavoro ‘autonomo o subordinato in favore dell’Ente, svolgendo funzioni dirigenziali di rilievo, se non sia decorso almeno un biennio dalla cessazione dell’incarico di revisione legale’. Tanto basta per prendere atto dell’illegittimità dell’affidamento al dirigente della gestione societaria”.
I consiglieri regionali di opposizione hanno altresì evidenziato la situazione che sta attraversando la Sanitaservice di Foggia, già nell’occhio del ciclone per il mancato versamento dell’IVA. Una vicenda, va ricordato, al vaglio delle Autorità Competenti, che potrebbe culminare con il pagamento di ben 4,3 milioni di euro nel 2011 (e di circa 40 milioni complessivamente) in favore dell’Erario e con l’avvio di azioni disciplinari nei confronti dei vertici della società, responsabili di questa scelta.
“È evidente l’inopportunità della nomina a commissario della società del suo unico revisore legale. Emiliano ne è a conoscenza?. Ci aspettiamo lumi ma soprattutto azioni di rimozione dalla collezione di poltrone in netto contrasto con la normativa vigente”, hanno chiosato i tre consiglieri pugliesi.