#IOCISONO, manifestazione a Marconia
#IOCISONO, un’iniziativa che vuole lanciare due messaggi forti: l’indifferenza uccide e l’unica arma per combatterla è la presenza, l’esserci. #IOCISONO come libero cittadino e #NOICISIAMO in quanto Associazioni.
Questo il messaggio che vogliamo passi in modo trasversale, tra i giovanissimi, le famiglie, le istituzioni, siamo tutti coinvolti e siamo tutti complici se voltandoci dall’altra parte fingiamo di non vedere cosa accade sotto i nostri occhi. Costituire un’associazione sul territorio è un atto di grande impegno civile, un atto di responsabilità e rappresentanza, perché un’associazione è portatrice dei diritti di tutti, non solo di quelli dei propri aderenti. Partendo dalla condivisone di questo pensiero comune, le associazioni promotrici dell’iniziativa si sono spontaneamente aggregate, si sono parlate, hanno ascoltato tutti e deciso un’azione comune per dire NO all’Indifferenza.
Ci siamo interrogati, abbiamo fatto profonde riflessioni dopo il tragico evento che ha colpito la nostra Comunità, che ha visto coinvolti due minorenni, due nostri figli, nei confronti dei quali forse siamo stati tutti un po’ indifferenti. In questa Iniziativa si sono messe in gioco 19 associazioni delterritorio tra Marconia e Pisticci, con la collaborazione di Libera contro le Mafie, sezione regionale Lucana. Il sit-in prevedrà due momenti:
– l’intervento dell’artista lucano Erminio Truncellito, sarà un momento di riflessione in chiave artistica. L’attore e cantante lucano da sempre impegnato nel sociale, nei 5 anni in cui è stata una delle voci della band lucana Renanera, ha vinto il premio nazionale Musica contro le mafie di LIBERA
Il secondo momento, fulcro dell’iniziativa sara’ l’intervento di Don Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera contro le Mafie e Presidente del coordinamento lucano della stessa, la cui Mission è Sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia sociale. Contro le mafie e la corruzione.
Le Associazioni promotrici dichiarano: “ la morte di Matteo possa diventare un punto di partenza per la rinascita di una Comunità”