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Giunta regionale pugliese approva risorse per bonifiche

“La Giunta regionale di oggi ha approvato una deliberazione con cui destiniamo risorse importanti alla bonifica dei siti inquinati: attraverso un avviso pubblico rivolto alle Amministrazioni e agli Enti pubblici pugliesi intendiamo finanziare a valere sulle risorse dell’Azione 6.2 “Interventi per la bonifica di aree inquinate” per un importo pari a 68 MEURO a cui si aggiungono le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020 relative al “Patto per la Puglia” – Settore Ambiente  pari a  70 MEURO”. Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, annuncia l’intervento a favore degli enti locali con finalità di bonifica delle situazioni di pericolo.
“Il Programma Operativo FESR FSE 2014-2020 Asse VI “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” (FESR) fissa la priorità d’investimento 6.e) intitolata “Agire per migliorare l’ambiente urbano, rivitalizzare le città, riqualificare e  decontaminare le aree industriali dismesse (comprese le aree di riconversione), ridurre  l’inquinamento atmosferico e promuovere misure di riduzione dell’inquinamento acustico” perseguita attraverso l’Azione 6.2 denominata “Interventi per la bonifica di aree inquinate. Oggi – prosegue Santorsola – attraverso un avviso pubblico siamo in grado di mettere a disposizione le risorse per intervenire concretamente sulle piccole-grandi problematiche presenti sull’intero territorio regionale”.
“Le risorse permetteranno quindi di sostenere il disinquinamento, la messa in sicurezza e il recupero delle aree inquinate e degradate del territorio regionale anche in riferimento ai siti industriali dismessi ed ai siti con situazioni di criticità storica, costituiti anche dalle ex discariche r.s.u. esercite ai sensi dell’art. 12 DPR 915/82 e dell’art. 13 del D.lgs 22/97.  Avremo modo, attraverso le candidature degli enti locali, di costruire un quadro conoscitivo sullo stato di salute del nostro territorio, potremo intervenire riducendo le sostanze inquinanti e restituire ad usi legittimi le aree inquinate attraverso la riconversione delle aree. Superate le fasi di ammissibilità formale e tecnica delle istanze – conclude Santorsola – attraverso una istruttoria tecnica si procederà ad avviare le attività finanziate dai fondi”.

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