Individuata una soluzione positiva che garantisce le prospettive industriali e occupazionali del sito di Bari
“Nell’incontro che si è tenuto quest’ oggi a Roma presso la sede di Regione Puglia abbiamo trovato una soluzione positiva all’ipotesi prospettata dalla Bosch alcuni giorni fa, di una riduzione orario di lavoro ad esclusivo costo per i lavoratori che abbassava orario settimanale fino a 30 ore per affrontare il calo dei volumi legato alla crisi del dieselgate – così il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano alla fine dell’incontro. – Come organizzazioni sindacali abbiamo ottenuto come punto prioritario la definizione di un piano industriale che ha l’obiettivo di garantire le prospettive del sito e i livelli occupazionali. Per Uliano – è stato determinate individuare dentro gli ambiti del Contratto Nazionale le soluzioni contrattuali (permessi retribuiti, parte ferie e bancadelle ore)
che saranno oggetto di una trattativa locale e il chiarimento in sede ministeriale nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali relativamente ad una gestione più flessibile al quinquennio mobile.
Questo ci ha consentito di preventivare l’utilizzo degli ammortizzatori nel periodo meno saturo nel piano industriale prospettato dall’azienda. Ora a livello territoriale verrà definito l’accordo di utilizzo delle flessibilità d’orario, unitamente agli investimenti prospettati dalla direzione aziendale sia relative alla nuova pompa, alle nuove attività relative alla meccanica fine. Già dalla metà di ottobre inizieranno i lavori connessi al lancio della produzione della nuova Pompa Cp4.
Oggi – conclude il segretario Fim – abbiamo costruito le condizioni per dare prospettiva e sicurezza occupazionale agli oltre 1890 dipendenti dello stabilimento di Bari e giungere alla piena occupazione entro il 2022.