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Lecce, si attende il giudizio del Consiglio di Stato per la composizione dell’Aula di Palazzo Carafa

L’ultima parola spetta al Consiglio di Stato circa la composizione dell’Aula di Palazzo Carafa. Poi, se anche i giudici di Palazzo Spada dovessero accogliere le ragioni del centrodestra, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, si presenterà al nuovo Consiglio. Sul tema, il primo cittadino ha detto: “Verificherò se ci saranno o meno le condizioni politiche per continuare a lavorare nell’interesse esclusivo dei cittadini. Mi rivolgerò all’Aula per capire se e quanti consiglieri sono disponibili a sostenermi, condividendo le linee programmatiche di mandato. Poi ne trarrò le conseguenze”.
Salvemini ha confermato che andrà avanti, e che la sua elezione non è in discussione. Dopo la convalida del nuovo assetto dell’Aula, con 17 seggi al centrodestra, si presenterà al Consiglio esponendo il suo programma, gli obiettivi che intende raggiungere, le linee strategiche da seguire. Spingendo gli avversari sul terreno dei contenuti, sugli obiettivi di mandato, Salvemini cercherà di ottenere il “sì” di quanti, anche neoeletti nel centrodestra, hanno fino a oggi marcato una certa distanza dai “falchi”, dagli amministratori di più lungo corso.
L’altra parola chiave del suo lavoro sarà ‘logoramento’, nel senso che vorrà continuare sulla strada del cambiamento delineata già in campagna elettorale con l’alleanza con Alessandro Delli Noci; in soldoni, non si lascerà logorare da un centrodestra maggioranza in Aula.
“Intendo continuare a lavorare come ho fatto finora – ha detto – Attenderò la conclusione del procedimento giurisdizionale, che ora si formalizzerà con i ricorsi in appello davanti al Consiglio di Stato, e fino a quando non verrà cristallizzata la definitiva composizione del Consiglio, con l’attribuzione o meno alla mia coalizione del premio di maggioranza, continueremo a lavorare così. Poi dai futuri scenari capirò se, come capo dell’amministrazione, ci saranno le condizioni politiche per poter continuare”.

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