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Al via in Basilicata la raccolta firme della Fai Cisl su previdenza, lavoro, salari e contrasto allo sfruttamento

È partita anche in Basilicata la campagna di raccolta firme lanciata dalla Fai Cisl nazionale su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei comparti agroalimentare e ambientale, campagna lanciata la scorsa settimana dal segretario generale Luigi Sbarra proprio da Matera nel corso dell’esecutivo nazionale di federazione. Nelle sedi provinciali e comunali della Fai Cisl sono già disponibili i moduli per la raccolta delle firme a sostegno dell’articolata piattaforma sindacale. La Fai rivendica “un patto generazionale che valorizzi i giovani, assicuri il turnover, rilanci la produttività e dia garanzie per una pensione dignitosa e serena a chi esce dal mercato del lavoro”. La mobilitazione vivrà il suo momento clou sabato 28 ottobre con presidi e manifestazioni davanti a tutte le prefetture d’Italia. “Ci siamo prontamente mobilitati per assicurare una diffusione capillare della campagna – spiega il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo – e consentire ai nostri associati di sostenere le proposte della Fai. Sono proposte concrete che vanno nella direzione di una maggiore equità in nome di una vera e propria alleanza tra le generazioni”. Tra le proposte contenute nella piattaforma della Fai, anche la richiesta di un più incisivo contrasto contro il fenomeno del caporalato attraverso la piena attuazione della legge 109/2016, il riconoscimento dello status di lavoro usurante ai braccianti agricoli e forestali ai fini pensionistici, l’approvazione di un piano nazionale straordinario contro il dissesto idrogeologico e il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori idraulico-forestali, scaduto da cinque anni.

 

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