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Diritto allo studio, le associazione studentesche continuano la mobilitazione

Nella Legge di Bilancio, passata ieri con la fiducia in Senato, sono contenuti alcuni emendamenti sul diritto allo studio. In
particolare, tra gli emendamenti discussi in Commissione Bilancio del Senato, ve ne sono alcuni relativi all’incremento dei fondi per il
Diritto allo Studio.
In Commissione sono stati bocciati tutti ad eccezione di quello meno dispendioso, che aggiunge ulteriori 20 MLN. Il Fondo per le borse di studio verrebbe così incrementato di 30 milioni, passando da 216 a 246 milioni: un emendamento positivo che giunge dopo le
mobilitazioni di questo autunno, ma non ancora sufficiente a determinare una concreta inversione di rotta sul diritto allo studio. La necessità di questa misura è sotto gli occhi di tutti, considerato l’aumento degli studenti idonei e la carenza di posti alloggio in tutto il Paese, emergenza che Link Coordinamento Universitario ha ricostruito e riportato, insieme agli enti per il diritto allo studio, durante la Conferenza Stampa in Senato, alle forze politiche coinvolte nella discussione della Legge di Bilancio.
Tuttavia, non solo i finanziamenti, ma anche i tempi di erogazione delle borse sono una condizione indispensabile per la tutela del diritto allo studio, altrimenti trasformato in un mero diritto al rimborso. Manca ancora il riparto del Fondo Statale alle diverse Regioni, nonostante la Legge abbia fissato al 30 settembre il termine ultimo per la sua pubblicazione: un ritardo vergognoso con cui il MIUR sta danneggiando migliaia di studenti, ancora in attesa della prima assegnazionedelle borse. In Puglia, infatti, proprio per questo ritardo, le graduatorie definiscono ancora tutti gli studenti idonei non beneficiari e anche se le borse fossero assegnate con le risorse ad oggi disponibili, in assenza della quota statale non si coprirebbero tutte le domande.
Le mobilitazioni di questo autunno hanno portato ad un aumento dei finanziamenti statali, ma ora occorre inviare subito la prima rata della borsa a tutti gli idonei. Per questo chiediamo alla Regione di erogare risorse sufficienti a coprire interamente le richieste e anticipare le risorse statali per inviare a tutti gli studenti la prima metà delle borse entro dicembre, come previsto dalla Legge. Continueremo a mobilitarci in tutti gli Atenei per pretendere una presa di posizione netta e concreta in difesa del diritto allo studio da parte della Regione Puglia.
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