Dissesto finanziario al comune di Montescaglioso, il commento del gruppo ‘Monte in Testa’
I consiglieri comunali Rosa Anna Cifarelli, Raffaele Rizzi, Gianna Racamato e Giuseppina Venezia, costituenti il gruppo Consiliare “Monte in Testa”, rendono noto che in occasione della seduta consiliare di oggi, 16 dicembre, in merito al punto all’odg relativo alla Dichiarazione di Dissesto Finanziario ai sensi dell’art.246 del D. Lgs. n. 267/2000, non hanno partecipato alle operazioni di voto ed hanno abbandonato l’aula, convinti che “la dichiarazione del dissesto finanziario non sia assolutamente un atto dovuto o un obbligo, ma semplicemente il frutto di un cinico calcolo e di una scellerata decisione di Vincenzo Zito a scapito della maggioranza dei cittadini.
“Con la dichiarazione di dissesto finanziario, i signori Vincenzo Zito, sindaco, Rocco Oliva vicesindaco, gli assessori Nunzio Nicola Brigante, Francesca Fortunato, Monica Ditaranto e Cosimo Mongelli, i consiglieri Grazia Martinelli, Francesca Panico, Pietro Buonsanti insieme alla presidente del Consiglio Paola Andriulli decretano il fallimento del nostro comune, entrando in questo modo nella storia di Montescaglioso ed è per questo che saranno ricordati. Il dissesto di un Comune non è solo una questione di numeri, di conti, ma anche di molto altro: esso rappresenta la totale perdita di credibilità e di immagine, presente e futura, dell’intera comunità! E il sindaco ricordi che tale fallimento rappresenterà anche il suo fallimento, soprattutto allorquando vorrà fare ricadere la responsabilità su altri.” Il gruppo consiliare ha evidenziato tutto ciò che ha fatto negli ultimi 18 mesi per scongiurare la dichiarazione di dissesto finanziario. Piano di Riequilibrio Pluriennale: il Comune di Montescaglioso, all’atto dell’insediamento dell’attuale Amministrazione Zito, era in una situazione di pre-dissesto, condizione che pare essere stata completamente ignorata. Il programma di riequilibrio proponeva un programma finalizzato a ritrovare l’equilibrio finanziario perso negli anni, basato su di un modo di amministrare prudente. Sarebbe bastato perseguire quel piano per ritrovarsi sulla strada del riequilibrio. Conseguenze per la Città di Montescaglioso: difficile trovare le opportunità per la cittadinanza intera che deriveranno dal dissesto finanziario del Comune: ovunque in Italia si cerca di evitare il fallimento, a Montescaglioso il fallimento viene presentato come un’opportunità. Tra le conseguenze che ne verranno: l’aumento irrevocabile per i prossimi 5 anni dell’IMU sui fabbricati dati in locazione e sui negozi che passerà dall’8,6 per mille al 10,6 per mille oltre al taglio della fascia di esenzione di € 12.000,00 dell’addizionale comunale Irpef che interessa principalmente pensionati e lavoratori dipendenti. Non è da escludere anche un aumento della tassa sui rifiuti. A questo – conclude il gruppo consiliare – si aggiungerà il compenso dei commissari chiamati a pagare i debiti del Comune, a sommarsi a quello degli amministratori che rimarranno in carica continuando a percepire regolarmente le proprie indennità. Con questo scenario le imprese locali, se tutto andrà bene, riceveranno il 50/60 % di quanto loro spettante. “Monte in Testa “chiede le dimissioni della maggioranza e di tutti i soggetti che hanno contribuito con le loro omissioni”.