CronacaPuglia

Automobilisti salentini in panne per il gasolio ‘adulterato’

Centinaia di automobilisti in panne a causa di un rifornimento di gasolio ‘sbagliato’ nelle pompe di mezzo Salento, con denunce che fioccano e tanti automobilisti pronti a ricorrere in Tribunale. Tutta colpa del carburante ‘sporco’, miscelato male alla fonte, come si dice in gergo.
Centinaia di salentini (ma anche turisti) si sono visti costretti a chiamare il carro attrezzi per portare l’auto in officina una volta che l’auto si è fermata. E le spese vanno da 200 agli oltre 1.500 euro per intervento, specie se il danno ha interessato anche gli iniettori del diesel. Le segnalazioni vengono raccolte dallo Sportello dei Diritti di Giovanni D’Agata, letteralmente preso d’assalto, nelle scorse ore, da automobilisti inferociti e decisi ad andare fino in fondo per essere risarciti da una spesa imprevista e non causata da una loro negligenza.
Ancora poco chiare le cause che hanno permesso al carburante ‘corrotto’ di arrivare sul mercato. Una prima ipotesi è quella di una raffinazione di una grossa partita, avvenuta a Taranto, da parte dell’Eni, distributore quasi esclusivo degli idrocarburi in Puglia, Calabria, Basilicata e buona parte della Campania meridionale. La multinazionale, però, ha smentito seccamente riconducendo i problemi a quanto accaduto fuori dalla raffineria nel percorso che riconduce alla piccola distribuzione.
I primi casi poco prima di Capodanno, con interventi a macchia di leopardo, aumentati progressivamente col passare dei giorni e che hanno interessato buona parte della Provincia salentina: una concessionaria leccese, a partire da sabato scorso, ha avuto circa 40 casi registrati; un’altra concessionaria del capoluogo, invece, ha registrato una trentina di auto guaste. Un’altra ventina di casi di mezzi in panne si sono registrati a Casarano, ma il fenomeno è esteso alla stragrande maggioranza della provincia di Lecce, a buona parte del Brindisino e in alcune zone del Tarantino.

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