Matera2019, per Lacorazza occorre un deciso cambio di passo
“L’incremento dei visitatori nei musei italiani è un’ottima notizia, della quale bisogna riconoscere il merito al ministro Franceschini, al capo di gabinetto, Giampaolo D’Andrea, e a tutto il personale impegnato in una sfida unica e caratterizzante per il nostro Paese: anche con la cultura si può mangiare”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza.
“Questo dato – continua – è ancora più importante perché nel 2019 l’Italia sarà rappresentata da Matera Capitale Europea della Cultura, titolo per il quale una città italiana potrà tornare a concorrere solo nel 2033. Anche in Basilicata si regista un incremento significativo dei visitatori dei nostri musei: quello di Venosa (più 38 per cento) regista il ‘Balzo’ più consistente; nomen omen. Ma, proprio nell’anno che dovrebbe preparare il 2019 si registrano ancora lentezze e contraddizioni politiche, peraltro da tempo segnalate, che corrono il rischio di essere accentuate da due importanti scadenze elettorali (elezioni politiche e regionali)”.
“Non è il tempo delle polemiche, ma chi ha le responsabilità maggiori, senza annunci, è chiamato ad un cambio di passo e ad aprirsi davvero ai contributi fattivi e propositivi che da più parti possono essere messi in campo. Se il tema degli investimenti dovrebbe essere ‘fluidificato’ dal commissario governativo – dice Lacorazza – resta da consolidare la relazione con il Ministero della Cultura per una strategia nazionale, costruire il rapporto con le altre Regioni del Mezzogiorno (i dati sull’incremento dei visitatori indicano anche questa strada), agganciare il resto del territorio lucano e ridare un sentimento alla Città di Matera che anche a causa di scelte politiche a mio modo di vedere non opportune, è stato indebolito. Su ognuno di questi punti potrei aprire una riflessione, ma ciò che più mi preme è segnalare una fragilità oggettiva: i ‘vagoni’ del territorio non sono agganciati alla ‘locomotiva’ di Matera 2019. Nel 2018 bisogna fare questo scatto e avere la consapevolezza che in ogni angolo della regione è possibile ‘fare numeri’ per il turismo e in particolare per quello ‘culturale’. Non voglio scomodare teorie economiche ma se non si definisce una strategia e si concentrano le risorse sarà difficile diffondere i benefici anche negli angoli più lontani della regione, che finiranno per non avere ricadute della maggiore produzione di beni e servizi e di occupati nel settore determinati da un solo parametro: l’aumento delle presenze”.
“Per questo – aggiunge Lacorazza – da anni mi batto per una progettualità di rete con snodi molto precisi: il patrimonio archeologico, i Parchi letterari e le Fondazioni culturali. Per questo da anni pongo il tema dei Parchi naturali e in particolare di quello del Pollino, che potrebbe essere arricchito di significati come epicentro di un Parco della musica, per raccogliere la migliore esperienza del Salento e della Notte della Taranta di Melpignano. E poi accettare la sfida del turismo accessibile per presentare la nostra regione al mondo come l’avvio di un modello estremamente inclusivo per le persone con disabilità. E, ancora, la necessità di dare forza alla Smart 2014/20 ‘Industria culturale’ densa, come non mai, della sfida, contenuta nella proposta ‘Basilicata 2019, scaviamo il futuro’, dell’utilizzo delle nuove tecnologie come ponte tra ricerca e divulgazione. Per prepararci al 2019 è necessario un cambio di passo anche per la ridefinizione del sistema della mobilità regionale e interregionale, dando il via prima possibile ad un nuovo Piano trasporti e ad un Piano straordinario delle manutenzioni e della messa in sicurezza della nostra viabilità interna”.
“Insomma tutte cose concrete – sottolinea Lacorazza – da tempo poste all’attenzione del Consiglio regionale e per alcuni aspetti, anche se con lentezza ed eccessivo peso burocratico, avviate. Tutte cose – conclude – che richiedono un’accelerazione per arrivare all’appuntamento con il 2019, e con gli anni che seguiranno, per fare di Matera quel punto di riferimento essenziale per le politiche culturali della Basilicata e del Sud che tutti attendono”.