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Matera 2019: Responsabilità e ritardi, ma ora serve cambiare marcia

Siamo alle solite. Nella confusione generale, nel palleggio delle responsabilità, ancora una volta pochi risultati concreti, nei progetti esecutivi di Matera 2019. Ma finalmente un cronoprogramma, una conferenza di servizi e un programma definito.
Riusciremo a iniziare” i progetti programmati, i 149 progetti in cantiere?
Ritengo improbabile la realizzazione degli stessi, nei termini prestabiliti, ma sicuramente si accumuleranno una serie di ritardi nella consegna delle opere e alcune di queste saranno  realizzate in un futuro prossimo, ma ben oltre la scadenza del 2019
Non voglio essere considerato un pessimista, che sicuramente non caratterizza la mia persona, ma un realista proprio per la complessità delle opere da realizzare, per i tempi necessari alla realizzazione delle stesse ed ai disagi che la cittadinanza consapevolmente e stoicamente, è pronta a sostenere.
La realizzazione di queste opere richiedono sicuramente dei tempi superiori, interventi importanti che
andranno a bloccare l’intera attività cittadina. E per una volta le responsabilità non potranno essere
addebitate ad altri, ma vanno ricercate nell ’incapacità della nostra rappresentanza politica cittadina. Tutti senza esclusione di nessuno, è responsabile di questo risultato. Cittadini, associazioni, professionisti, politici mal hanno saputo rappresentare quella volontà popolare di unità nel conseguire il titolo di capitale europea della cultura.
Le divisioni, le convenienze ed opportunità politiche sin qui rappresentate hanno porta to aquesti risultati
Ben ha fatto il nostro Presidente a convocare le parti coinvolte, in una  conferenza di servizi,  per
focalizzare finalmente il punto della situazione. Per la prima volta sono apparse le criticità che a più riprese erano state evidenziate già in passato. Il rimbocchiamoci le maniche ed operiamo coscientemente  nel verso giusto, non sottrae dalle responsabilità alla nostra amministrazione comunale.
Non è una critica, ma una presa d’atto.
La figura del Commissario, evocata a più voci, ha portato colpevolmente e in ritardo, la nomina di un
“facilitatore”. Il grido di muoviamoci, diamoci da fare partito dalle rappresentanze imprenditoriali  ha prodotto pochi risultati tangibili , se non rassicurazioni imbarazzanti ed evidenti difficoltà. La carenza di personale tecnico, ha cumulato ulteriori ritardi che solo oggi vengono evidenziati con la necessità di aver un supporto dalla struttura regionale.
Io sicuramente aggiungerei altre figure alle rappresentative forze regionali  e farei intervenire la protezione civile, il genio militare e la croce rossa, proprio a sottolineare lo stato di emergenza in cui ci veniamo a trovare.
Secondo una definizione di wikipedia, la capitale europea della cultura è una città
designata dallUnione europea che per il periodo di un anno ha la possibilità di mettere in
mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale Diverse città europee hanno sfruttato questo
periodo per trasformare completamente la loro base culturale e, facendo ciò, la loro visibilità
internazionale. Ci riusciremo ?
                                                                                                                               Natale Lucarella

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