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Sindacati lucani preoccupati per il futuro dei lavoratori della clinica Luccioni

“La vicenda dei 30 lavoratori della Luccioni,  licenziati a giugno scorso e ormai da 8 mesi senza lavoro, sta assumendo connotati che sono al limite del paradosso. Lavoratori scivolati nel tunnel della  disoccupazione a causa della incapacità del governo regionale di assumere determinazioni chiare a seguito del contenzioso aperto con la proprietà della clinica Luccioni”. E’ quanto dichiarano, in un comunicato stampa, Roberta Laurino e Angelo Summa, rispettivamente segretaria generale della Fp Cgil Basilicata e segretario generale Cgil Basilicata.
“A distanza di quasi un anno “si è scelto” di “non scegliere” declinando una responsabilità istituzionale che – sostengono gli esponenti sindacali –  imponeva la costruzione soluzioni idonee a garantire i livelli occupazionali, e non solo. Non siamo, infatti,  di fronte a licenziamenti legati ad una crisi aziendale  ma ad una condizione di indeterminatezza solo ed esclusivamente dovuta alla totale inerzia da parte  di chi, istituzionalmente, avrebbe tutti gli strumenti  per modificare lo status  quo, non solo affrontando  la specifica emergenza occupazionale, ma rilanciando una complessiva politica sanitaria in questa regione.
Una situazione frutto della incapacità di governare le politiche in termini di programmazione sanitaria e di assumere le necessarie determinazioni nel rapporto tra pubblico e privato e nella disciplina degli accreditamenti, individuando strumenti di valutazione incentrati non solo sul rapporto quantitativo, ma sulla qualità dei servizi erogati.
In tutti questi mesi le organizzazioni sindacali hanno offerto diverse proposte, tutte idonee- si legge nel comunicato stampa –  a salvaguardare i livelli occupazionali, registrando solo rinvii e ridondanti rappresentazioni della realtà più vicine al mero racconto che alla elaborazione di soluzioni . In poche parole il nulla. Ancora una volta lanciamo una sollecitazione al governo regionale e a tutte le forze politiche presenti in consiglio regionale affinché la questione della clinica Luccioni e dei 30 lavoratori venga assunta quale questione prioritaria. Le soluzioni esistono, vanno solo assunte le relative decisioni, perché non è più accettabile la logica dei rinvii e del comprare tempo aspettando un fantomatico deus ex machina mentre 30 lavoratori vivono il dramma della disoccupazione”.

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