Turismo un aumento nel 2017 in Basilicata
In attesa dei dati ufficiali dell’Apt per la Basilicata e articolati per territori il segno più per il turismo nel 2017 secondo i dati Istat resi noti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è incoraggiante per le nostre attività. E’ il commento di Michele Tropiano, presidente Federalberghi-Confcommercio sottolineando che i dati sono in linea con gli ultimi diffusi dall’Osservatorio Federalberghi: gli arrivi nelle strutture ricettive italiane crescono di un +4,5%. Il dato è ancor più rilevante se si considera che l’incremento è dovuto per circa il 60% all’aumento dei turisti stranieri, (+5,2% rispetto al 2016) dato mai registrato in precedenza. Crescono anche i pernottamenti (+5,9%), dove il 50% delle permanenze nelle strutture alberghiere e extra-alberghiere sono state acquistate da turisti stranieri.
Aumenta anche la spesa dei turisti stranieri in Italia, che con un +6,8% nei primi undici mesi del 2017 rispetto al 2016 arriva a un ammontare complessivo di 37 miliardi di euro secondo i dati di Banca d’Italia. Una tendenza generalizzata in tutte le destinazioni del Paese, ma che è più rilevante nelle regioni del Mezzogiorno, dove l’aumento della spesa degli stranieri è stata pari al +23,5% rispetto allo stesso periodo del 2016.
“Ci sono le condizioni – aggiunge Tropiano – per fare bene durante tutto questo 2018 con il primo banco di prova per le festività pasquali in tutti i segmenti del turismo, da quello culturale a quello ambientale-montano ed enogastronomico. La recente decisione dell’Amministrazione Comunale d Melfi di ridurre la Tari per il comparto ricettivo alberghiero e ristorazione inoltre è un buon segnale che va nella direzione di quanto chiediamo a Comuni, Regione e Governo per ridurre il peso della tassazione per consentire alle nostre imprese di ammodernarsi, effettuare investimenti, migliorare i servizi.
Secondo i dati rielaborati dal Centro Studi Confcommercio, su fonte Apt Basilicata, gli alberghi 4-5 stelle sono 55, quelli a 3 stelle sono 112, a 2 stelle sono 36 e ad una stella 17. Tra le nuove tipologie ricettive un incremento notevole si registra tra i B&B che nel 2015 sono 280 (più 50 in un anno). Altra caratteristica segnalata: i 4-5 stelle pur essendo numericamente inferiori ai 3 stelle realizzano un numero di presenze ed arrivi maggiori: oltre un milione tra arrivi-presenze, contro i poco più di 800mila dei tre stelle. Numeri molto ridotti per i 2 stelle (meno di 70mila presenze-arrivi) e una stella (14mila). Anche la capacità ricettiva dei 4-5 stelle è superiore ai 3 stelle (8.620 posti letto netti contro 6.557). Altro dato indicativo della situazione ricettiva: solo per le giornate letto disponibili nette i 3 stelle hanno una potenzialità maggiore dei 4-5 stelle ( poco meno di 2 milioni contro 1 milione 800 mila)”.
“Sono numeri – commenta Tropiano – che vanno letti ed interpretati e che vedono le imprese alberghiere impegnate da tempo per ammodernare, adeguare, migliorare i servizi agli standard europei, conservando gelosamente la caratteristica principale della ristorazione tipica e di qualità e per continuare a dare il loro importante contributo nella crescita dell’economia e dell’occupazione nei territori dove operano”.