Confeuro, il patronato Labor si costituirà parte lesa nel processo di Canosa di Puglia
Il Presidente Nazionale del Patronato Labor, Carmela Tiso, annuncia di aver dato mandato legale ai suoi avvocati affinché il Patronato, promosso dalla Confeuro, si costituisca parte lesa nel processo a Canosa di Puglia, dove alcune persone sono state arrestate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. “Le notizie apparse su alcuni mezzi di informazione e relative a un presunto coinvolgimento del nostro patronato in questa vicenda – afferma Tiso – sono prive di fondamento. Come confermato dal commissariato di Canosa di Puglia, la perquisizione nella nostra sede, tra l’altro non più operante dal 31/01/2007, non è mai avvenuta. Marco Mangione, una delle persone arrestate nell’ambito dell’indagine effettuata dalle forze dell’ordine, dipendente dell’organizzazione Confeuro di Bari dal 28/06/2002 al 31/01/2007, ha lavorato presso la sede zonale del Patronato Labor di Canosa di Puglia. I fatti oggetti di indagine sono accaduti in un periodo successivo all’interruzione del rapporto con Marco Mangione. E’ quindi evidente – conclude Tiso – che c’è un danno di immagine che andrà opportunamente risarcito. Sottolineiamo la più assoluta estraneità del patronato Labor ai fatti di cronaca e chiediamo con forza che tutti i mezzi di informazione diano adeguato risalto alle nostre precisazioni, al fine di sottolineare la verità dei fatti e di ribadire l’onorabilità dell’azione del patronato così attento ai problemi sociali dei cittadini, come possono testimoniarlo le migliaia di persone che ogni giorno si rivolgono al patronato Labor.