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Nota di Usb Basilicata sulla stabilizzazione dei lavoratori precari

“Con una molto partecipata manifestazione di lavoratori LSU lo scorso giovedì la USB regionale ha riportato all’attenzione  del Presidente la Giunta e dei responsabili del Dipartimento Lavoro la necessità di trovare al più presto risposte al problema di una stabilizzazione prevista già dalla legge 81 del 2001 e la fine di un lavoro nero legalizzato che dura da oltre 20 anni. Stabilizzazione che ha visto nell’ultimo anno defilarsi nei fatti, salvo rare eccezioni, i comuni utilizzatori, nonostante gli aiuti economici e le previsioni normative atte a favorire la sua realizzazione”. Lo afferma, in un comunicato stampa, la Coordinatrice regionale USB Basilicata Rosalba Guglielmi.
“Nell’incontro chiesto ed ottenuto dal Presidente , al quale ha partecipato anche una delegazione di oltre  20 lavoratori dei comuni interessati, si è cercato di dare concreta attuazione all’utilizzo della graduatoria regionale LSU , formatasi tra l’altro in base al comma 8 dell’articolo 6 della legge 125/2013 che stabilisce che gli enti territoriali debbano, per le qualifiche per cui è previsto il ricorso al collocamento, attingere dalla platea lsu. Per verificare le reali disponibilità di assunzione nelle qualifiche interessate sono stati sentiti venerdì i rappresentanti delle aziende sanitarie e degli enti strumentali della Regione. Esclusi i rappresentanti dell’ATER di Potenza e Matera che si sono resi disponibili per la stabilizzazione ognuno di 2 lavoratori con contratto part time e l’impegno dell’ASM di Matera per  la selezione di imbianchini a tempo determinato con la possibilità di trasformazione a tempo indeterminato, le altre strutture della sanità regionale hanno preso l’impegno di verificare ma facendo rilevare che la quasi totalità dei servizi alla quale dovrebbe applicarsi la norma sono stati oggetto di esternalizzazione.  Il consorzio si è detto disponibile ad assumere saldatori ed escavatoristi.  La Regione Invierà comunque l’elenco di tutti gli Lsu anche con i relativi profili professionali. Ci si è aggiornati massimo entro il mese di maggio per una riunione già operativa.
La USB ritiene che bisogna questa volta cercare di risolvere concretamente la situazione per il maggior numero possibile di lavoratori, incrementando anche la fuoriuscita volontaria dalla platea con il riconoscimento degli  stessi benefici economici previsti per le stabilizzazioni. Inoltre di verificare e sollecitare nel nuovo DPCM di prossima emanazione che anche nei concorsi indetti dagli  enti territoriali non utilizzatori sia prevista la riserva dei posti per gli Lsu che abbiano svolto le mansioni riconducibili a quelle messe a concorso.
Chiaramente le disposizioni che ci si attendono dal nuovo DPCM, in applicazione della legge Madia sul superamento del precariato, dovrebbero poter far superare i limiti assunzionali che in parte bloccano gli enti utilizzatori e rendere concrete norme nei fatti non applicabili”.

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