Il centro ‘Carlo Levi’ di Matera solidale con i colleghi della redazione de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’
Il “Centro Carlo Levi” esprime il più vivo disappunto per i provvedimenti restrittivi imposti all’operatività della Redazione materana de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, cui offre la più convinta solidarietà. Per decenni le pagine lucane della “Gazzetta” hanno rappresentato con acuta sensibilità il difficile cammino dello sviluppo del territorio, dando voce ai protagonisti e facendo emergere le aspirazioni di intere comunità.
Consapevole com’è del produttivo impegno profuso finora dai giornalisti della “Gazzetta” a sostegno delle popolazioni residenti nella provincia di Matera, il Centro Carlo Levi rileva che un indebolimento delle agenzie di informazione è sempre dannoso, tanto più in una fase storica in cui la città di Matera, e tutta la Basilicata, sta per proporsi al mondo come “Capitale Europea della Cultura”. La cultura vive nella libera produzione e circolazione delle informazioni, sostanza di ogni elaborazione di senso. Pertanto, sarebbe molto deleterio non poter contare ancora sull’apporto della redazione materana alla crescita di una cittadinanza riflessiva e consapevole.
Del resto è di ieri la notizia della scomparsa di Leonardo Sacco, figura importante di giornalista, e voce dialettica nella costruzione del processo di riscatto della città di Matera e del suo territorio, nel secondo dopoguerra. Cosa sarebbe stato di quel processo senza l’apporto informativo, ed allo stesso tempo vigile, critico e strutturato nel tessuto della città, della Sua rivista “Basilicata”? Il “Centro Carlo Levi” auspica pertanto che la redazione materana de “La Gazzetta del Mezzogiorno” possa continuare con rinnovate energie a raccontare quel che accade sul territorio, ad analizzare le situazioni problematiche, a confrontare le proposte di soluzione, a esaltare i valori propri delle più vive tradizioni lucane e a far conoscere le progettualità emergenti dalle nostre comunità.
p. il Consiglio di Amministrazione
il presidente-Lorenzo Rota –