Tornano i venerdì di Presenza Lucana
Dopo l’incontro dedicato all’art.11 della Costituzione, nell’ambito delle attività programmate dall’Associazione per il 150° dell’Unità d’Italia, torna, nei Venerdì Culturali, la cartella “Tradizioni, canti e racconti popolari del sud” con la presentazione di un testo, alla sua seconda edizione, del giornalista Silvano Trevisani dal titolo: ”Storie di Terre di Sole, misteri, malombre e prodigi nei racconti popolari del sud”.
Un insieme di storie in cui confluiscono, il bene e il male, la saggezza dell’anziano e le credenze superstiziose, il reale ed il fantastico che porta la mente in un passato remoto, fatto di animali e streghe oppure in un futuro immaginifico con figure che popolano la terra. I racconti popolari arrivano a noi da molto lontano. Esiodo ad esempio, poeta contadino greco vissuto tra VIII e il VII secolo a.C., descrive credenze popolari in “Le opere e i giorni” e poi moltissimi altri tra i quali Giambattista Basile, con “Li cunti de li cunti” tradotto dall’antico dialetto napoletano da Benedetto Croce, i fratelli Grimm e per ultimo J. K. Rowling con la saga letteraria fantasy di Harry Potter, sette volumi, tradotti in tutte le lingue e best seller mondiale di vendita.
Questi sono appunti per spiegare l’importanza del racconto popolare che ha aiutato molte generazioni a sviluppare un bagaglio culturale che le ha accompagnate in tutto il loro percorso di vita. Naturalmente, ogni terra possiede racconti propri; molti sono tramandati nel tempo in forma orale e non sono stati mai scritti e altri che vedono la luce, solo ora, con autori che trovano il coraggio di immedesimarsi in studi a contatto con anziani per riprendere storie del proprio paese che poco per volta, se non trascritte, tenderebbero a scomparire.
Il testo di Trevisani si muove, come struttura narrativa, su due binari. Nel primo è la figura di un ragazzo, Tommaso, costretto a emigrare che racconta la propria vita, con tutte le emozioni e le speranze di un giovane del sud. Nel secondo che rappresenta il contenuto vero e proprio del libro, sono i ricordi che il giovane scrive in tredici racconti popolari che rappresentano il legame forte con la sua terra. La prefazione al testo, che l’autore ha riportato, è la stessa del 1987, scritta da Donato Valli, Professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Lecce, dov’è stato Rettore e poi Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Quello fra Trevisani a Presenza Lucana è un rapporto che si è andato consolidando nel tempo anche con la presentazione, in particolare di “Borboni e Briganti” e “La Puglia dei santi, i luoghi di culto e i monumenti”. Sarà il prof. Pio Rasulo (Titolare della cattedra di Estetica presso Unile) poeta e saggista ad introdurre l’autore. Mario Donatiello, studioso e appassionato ricercatore di canti antichi, proporrà cinque canzoni legate alla tradizione popolare grottagliese. Il testo si avvale delle illustrazioni (n°18) di Rosalba Sgobio. L’incontro, ad ingresso libero, si svolgerà stasera presso la sede di Via Veneto 106/A, alle ore 18,45. Moderatore dell’incontro il presidente Michele Santoro