Confapi Matera: “Lettera aperta al Ministro Barbara Lezzi”
Gentile Ministro,
la Sua visita a Matera all’indomani della nomina alla guida del Dicastero per il Sud e a pochi mesi dall’anno in cui la Città sarà capitale europea della cultura, Le consentirà di verificare direttamente lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri per Matera 2019.
Confapi Matera, Associazione rappresentativa di oltre 600 imprese per circa 15.000 dipendenti, quindi profonda conoscitrice dell’economia locale, La invita a non lasciarsi ingannare da coloro che dicono che tutto procede per il meglio e Le chiede di prendere in considerazione il punto di vista delle Pmi, che tutti a parole elogiano ma che finora non hanno ricevuto la giusta attenzione dai Governi che si sono succeduti.
È evidente, infatti che, fatte le dovute eccezioni, i cantieri di Comune di Matera, Regione Basilicata, Provincia di Matera, Fondazione Matera Basilicata 2019, Invitalia, Anas, Ferrovie Appulo Lucane, sono partiti con grande indugio e hanno accumulato un forte ritardo in vista dell’evento del 2019.
Molte delle opere previste non saranno pronte e molte altre non sono state neanche progettate. Ci riferiamo alle infrastrutture della mobilità, considerate strategiche per un territorio come il nostro, che soffre da sempre di carenza di collegamenti viari e ferroviari. Ma anche ai contenitori culturali della Città, che non sa dove svolgerà gli eventi previsti dal Dossier della Fondazione. Basti conoscere la vicenda del Teatro Duni o del Teatro Kennedy oppure quella della Cava del Sole, dove si fatica a trovare i concorrenti per un bando di gestione improponibile e antieconomico.
Qualunque persona che sia in buona fede concorda nel dire che il tempo residuo non è sufficiente, cioè che ormai non siamo più in tempo per rendere la città decorosa per accogliere i tanti turisti che ci si aspetta nel 2019, oltre che facilmente raggiungibile.
Quello che manca, al di là dei palesi ritardi, è una visione strategica di medio-lungo periodo. Un’Amministrazione Comunale balbettante, che si giustifica col fatto di essere stata “sorpresa dall’exploit del turismo” (sic), dimostra che non abbiamo capito la realtà che ci circonda e che ormai, per parafrasare Nietzsche, “non ci sono fatti, ma solo interpretazioni”.
Questo vuol dire che Matera non avrà la medesima sorte di Marsiglia o di Liverpool, che hanno saputo sfruttare sapientemente l’occasione della designazione a capitale europea della cultura per elaborare una pianificazione strategica che, mirabilmente attuata, ha letteralmente trasformato il volto delle due città, superando la visione dell’evento come offerta di attrattiva turistica per operare una trasformazione urbana a lungo termine, con servizi e infrastrutture, in un’azione integrata di sviluppo di un territorio.
Altrettanto dicasi per Wroclaw 2016 che, dopo due anni di ottimo lavoro, è stata addirittura eletta migliore meta turistica 2018, oltre a essere diventata il polo universitario più importante della Polonia.
Sappia, signor Ministro, che il cine-teatro Kennedy, appaltato ormai due anni e mezzo fa, è un cantiere fermo da tempo; che il campus universitario è un rebus irrisolvibile; che si vogliono spendere milioni di euro per un teatro amovibile ma mancano i soldi per definire l’eventuale acquisto e ristrutturazione del Teatro Duni.
Matera, Città ricca di bed & breakfast e case vacanze, non ha la ferrovia dello Stato, non ha completato la tangenziale urbana, non ha adeguati servizi, ma soprattutto non ha le strade per i collegamenti con l’esterno. Emblematico è il caso dell’adeguamento della strada statale 7 Matera-Ferrandina, accesso principale alla Città ormai diventato un vero e proprio imbuto a causa del grande traffico veicolare. Oppure quello della Murgia-Matera-Pollino che dovrebbe essere appaltata entro il 2018.
Riguardo ai collegamenti viari, Signor Ministro, Le chiediamo cortesemente di intervenire nelle sedi competenti per sollecitare il completamento della strada statale n. 655 Bradanica, un’opera strategica per il nostro territorio che è incompiuta da oltre 50 anni.
Questo immobilismo totale non è denunciato solo da noi, che testimoniamo l’insoddisfazione della classe imprenditoriale materana. Sappia che oltre 30 associazioni cittadine hanno preso parte alla marcia dello scorso 10 marzo per contestare i ritardi accumulati. In quella marcia, infatti, si raccoglieva il malessere diffuso di giovani, studenti, lavoratori, imprenditori, professionisti, cittadini. Tutta gente le cui aspettative sono state deluse e tradite. E altrettanto dicasi per l’evento del 17 maggio, dove l’Amministrazione Comunale è uscita malconcia da un acceso confronto pubblico in cui i cittadini hanno espresso le ragioni del malcontento e del dissenso. Soprattutto quello dei giovani, che continuano ad andare a studiare e a lavorare fuori regione.
Probabilmente se il Governo che L’ha preceduta avesse nominato per l’evento Matera 2019 un commissario con pieni poteri straordinari, come ha fatto per l’Expo di Milano nel 2015, oggi non rischieremmo di fare una brutta figura mondiale che coinvolgerebbe l’intero Paese. L’approssimazione e la superficialità con cui si sta procedendo, incuranti del tempo che passa, ci lascia davvero sconcertati.
Lo scorso mese di aprile la verifica effettuata dal Suo predecessore, Ministro De Vincenti, ha avuto un esito positivo, contraddicendo la percezione di tutti noi cittadini. Forse aveva ragione Nietzsche: non esistono fatti, ma solo interpretazioni.
Con viva cordialità
Massimo De Salvo
Presidente
Confapi Matera