Crob, vertice in Prefettura non risolutivo
Nulla di fatto ieri al tavolo in prefettura sulla vertenza dei lavoratori delle pulizie del Crob di Rionero. Le parti sono ancora distanti sulla procedura di cambio d’appalto e pertanto i sindacati hanno di deciso di mantenere lo stato di agitazione in attesa della prossima riunione, ancora non convocata ufficialmente, all’ispettorato territoriale del lavoro. A fronte della disponibilità manifestata dalla ditta entrante, la cooperativa L’Operosa, ad assorbire 75 dei 76 addetti della Facility attualmente impegnati sull’appalto, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno lamentato un taglio di oltre il 40 per cento del monte ore. A questo si aggiungono l’incertezza sul servizio di raccolta dei rifiuti speciali e della biancheria e lo scorporo del servizio di sorveglianza non armata in un avviso pubblico ad hoc privo di clausola sociale. “Parlare di applicazione della clausola sociale – spiegano le tre sigle sindacali – in questo caso ci appare quanto meno improprio in considerazione del fatto che il monte ore si riduce di quasi la metà. Per noi clausola sociale significa mantenimento dei livelli occupazionali a parità di condizioni salariali e contrattuali”. Per i sindacati “il pasticcio nasce già nel bando di gara e si aggrava con gli errori contenuti nella prova di congruità dell’offerta da parte della stazione appaltante che non ha tenuto conto delle tabelle ministeriali. Il risultato è che ancora una volta gli errori della stazione appaltante li pagano i lavoratori che si vedono decurtati ore di lavoro e salario”.