Elezione membri dei Comuni in seno all’Assemblea del Consorzio di Bonifica
Nei giorni scorsi i Sindaci di molti Comuni lucani sono stati chiamati ad esprimere quattro rappresentanti in seno all’Assemblea del Consorzio di Bonifica, ai sensi della L.R. 1/2017. In quella seduta è accaduto l’inverosimile.
In avvio di assemblea era stata avanzata una proposta, logica ed ineccepibile, di dare voce ai quattro territori: Metapontino, Collina Materana, Vulture Alto Bradano e Lagonegrese Val D’Agri. La proposta contemperava la storia dei Consorzi di Bonifica, la tradizione dei territori, il numero di aziende agricole e il quantitativo di ettari serviti dal Consorzio. Giova evidenziare, sul punto, che quasi l’80% dei terreni serviti dal Consorzio si trova in Provincia
di Matera. Alla logicità della ipotesi formulata, si è contrapposta l’arroganza, immotivata, illegittima e da
vecchia politica affamata di poltrone e poltroncine.
L’assemblea, in un clima da corrida, ha registrato un plotone di Sindaci di Comuni che insieme non raggiungono la popolazione di Matera o l’estensione di singoli Comuni della Provincia di Matera che ha deciso, sulla scorta di presunte maggioranze calcolate senza avere un regolamento di disciplina dell’elezione, di votare un criterio (3 membri alla Provincia di Potenza e 1 a quella di Matera) e poi, dopo aver chiesto invano ai Sindaci della Provincia di Matera presenti di esprimere 1 membro, di presentare una lista di candidature, ovviamente non sottoscritta, in cui accanto ai 3 Sindaci potentini veniva indicato il Sindaco di Aliano, non presente in aula e che a telefono ha rappresentato di non essere affatto a conoscenza della cosa.
Il tutto, in una assemblea illegittimamente presieduta dal Commissario del Consorzio di Bonifica, Musacchio, spettatore attonito dinanzi a tale deprimente spettacolo. Compatti, i Sindaci della Provincia di Matera presenti (Bernalda, Grottole, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Poliporo, Pomarico, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Tursi), anche per esprimere solidarietà al Sindaco di Matera, contestato al suo arrivo in sala e non ammesso all’assemblea, hanno deciso di abbandonare l’aula non accettando un sopruso di bassa lega e vecchia politica. Immediatamente è stato formalizzato l’accesso agli atti per contestare, in tutte le sedi opportune, le improvvide determinazioni di qualche Sindaco che proprio non riesce a guardare oltre il proprio piccolo mondo antico.
Naturalmente, verrà inviata diffida al Commissario affinché venga impedito uno scempio a danno dell’intera Provincia di Matera. Analoga diffida verrà inviata alla Giunta Regionale per prendere atto della situazione ed intervenire legislativamente per assicurare piena rappresentanza ai territori.