Vertenza gasdotto Tap, la ministra Lezzi risponde a Salvini
Tiene sempre banco nelle aule di Palazzo Chigi il tema del gasdotto Tap. Nonostante i riservati appelli alla cautela e al basso profilo sul dossier Tap arrivati dal Governo a ministri e sottosegretari, Barbara Lezzi è passata al contrattacco, ancora una volta marcando l’antico profilo no al gasdotto. La ministra del Sud nonchè pentastellata salentina, ha replicato a muso duro a Salvini: “In Italia servono le infrastrutture ed in particolar modo ne hanno estremo bisogno il Sud e le aree interne del Centro-Nord. È la carenza di questo genere di investimenti che ha provocato una perdita ulteriore di posti di lavoro al Sud di 300mila unità durante gli anni della crisi. Non si è mai osservato il riparto della quota ordinaria degli investimenti per popolazione. Al Sud spetterebbe almeno il 34% e siamo a poco meno del 29%. Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che l’Italia aspetta», e non il gasdotto da 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno”.
Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, sul tema aveva detto: “D’accordo la valutazione costi-benefici dell’opera così come da contratto di governo, ma se alla fine arriverà quel gasdotto, l’energia per famiglie e imprese costerà il 10% in meno, e insomma bisogna andare avanti”