E’ decisamente guerra tra clan a Bari
Quattro sparatorie in meno di 15 giorni. L’ultima in ordine di tempo ha visto i sicari a bordo di una moto bloccare e sparare cinque colpi di arma da fuoco a Carbonara contro un pregiudicato Antonio Battista, di 41 anni che si recava in caserma per l’obbligo di firma. Neppure la vicinanza con il posto comando ha limitato l’azione. Nei tre precedenti episodi altri feriti: lunedì 7 marzo, Cristian Lovreglio, 19enne nipote del boss Savino Parisi; venerdì 11, nella stessa giornata, Antonio De Fano, 22 anni, vicino ai Parisi e poi Tommaso Miolla, 23 anni, affiliato agli Strisciuglio. Per gli inquirenti è in atto una guerra tra le nuove generazioni della mala. Intanto il primo cittadino del capoluogo barese, Michele Emiliano, invoca l’impegno di tutti contro la criminalità. L’escalation di agguati è per il sindaco la conseguenza della guerra fra clan per il controllo del mercato della droga. L’aumento del consumo di cocaina e hascish, a suo giudizio, deve far riflettere anche i cittadini: contrastare l’uso di droga è compito di tutti. Emiliano esorta anche i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine. Per gli agguati dei giorni scorsi, compiuti in mezzo alla gente, non ci sono testimoni. Il sindaco, come già gli investigatori, auspica che tutti coloro che sanno collaborino, anche mantenendo l’anonimato.