Provincia di Taranto, patto dei Sindaci, appello a Iaia
Il candidato del Patto dei Sindaci e degli amministratori locali, Giovanni Gugliotti, è l’uomo della condivisione e del dialogo, della sintesi civile tra le realtà di tutto l’arco ionico. La condivisione, come abbiamo già avuto modo di dire nei giorni scorsi, è stato un metodo, anzi, il metodo attraverso cui le istanze dell’intera Provincia hanno trovato una sintesi non già nel nome del candidato quanto nelle linee programmatiche dalle quali muoverà i suoi passi questo progetto di aggregazione. Innanzitutto ci preoccuperemo di affrontare il problema ambientale in maniera seria ed in netta discontinuità con le gestioni passate. Ambiente non vorrà dire esclusivamente industria pesante, ma anche gestione dei rifiuti e del territorio in maniera più attenta.
Gugliotti dichiara: “interpretando la volontà dei tanti colleghi che, si sono fortemente battuti contro riaperture di discariche sequestrate, piuttosto che ampliamenti indiscriminati, partendo dalla necessità, di confermare in maniera decisa la chiusura della discarica vergine e opporsi ad eventuali altri ampliamenti, all’ordine del giorno negli ultimi tempi”.
Gugliotti dichiara: “interpretando la volontà dei tanti colleghi che, si sono fortemente battuti contro riaperture di discariche sequestrate, piuttosto che ampliamenti indiscriminati, partendo dalla necessità, di confermare in maniera decisa la chiusura della discarica vergine e opporsi ad eventuali altri ampliamenti, all’ordine del giorno negli ultimi tempi”.
Sarà necessario affrontare anche altri temi come la viabilità e l’edilizia scolastica; temi che saranno approfonditi durante la conferenza stampa prevista per sabato. La condivisione, però, non si esaurisce in questa sintesi, vuole essere un metodo sempre valido affinché agli amministratori che già hanno fatto proprio il progetto che il patto dei sindaci incarna si possano affiancare quelli che rivedono nelle linee di programma un terreno comune. “Sin dall’inizio, i colleghi sindaci ed io, non abbiamo voluto sbandierare numeri e nomi perché abbiamo pensato e continuiamo a pensare che sfoggiare i muscoli serva a poco, solo, forse, a creare contrapposizioni che, per la natura di questo sodalizio, non hanno ragione di esistere; abbiamo voluto, al contrario, tracciare una linea ben definita di confine con il passato e, al contempo, lasciato la porta aperta ad una sempre maggiore condivisione e partecipazione. I tempi consentono ancora di accogliere quanti vorranno mettere insieme le loro idee perché diventino nostre”.