Due amici salvati dall’intervento dei Carabinieri durante una raccolta di funghi a Crispiano
Ringrazieranno a lungo i Carabinieri forestali che li hanno salvati. Solo grazie al loro intervento, infatti, due amici non hanno subito conseguenze durante una raccolta di funghi in agro di Crispiano. Tra le specialità c’era anche una Amanita bianca, fungo velenoso che avrebbe provocato, una volta ingerito, la necrosi irreversibile del fegato, portandoli alla morte nel giro di un paio di giorni.
I due appassionati di funghi sono stati multati perché non avevano il tesserino previsto dalla normativa regionale, ma hanno ringraziato i militari per aver salvato loro la vita. Controllando il paniere in cui i due avevano messo i funghi, i militari hanno riconosciuto la Amanita bianca privata della base del gambo (nella manipolazione aveva perso anche l’anello fragile) e altri funghi appartenenti alle specie Lactarius zonarius e Lactarius mediterranensis. Queste due specie dello stesso genere hanno al loro interno delle sostanze acri che li rendono responsabili di sindromi gastrointestinali anche acute, non eliminabili con trattamenti di prebollitura o cottur