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Rapporto Censis, segnali negativi per il Meridione

“Condannati a un deserto generazionale e alla componente anziana ad occuparsi di figli e nipoti”. Così Daniela Fumarola, Segretaria generale della Cisl Puglia, dopo la lettura del Rapporto Censis che conferma il quadro preoccupante per il Paese e per il Meridione in particolare. La leader della Cisl pugliese considera troppo deboli i segnali sulle misure anticrisi che famiglie e lavoratori si aspettano dai loro governanti.
“Intanto al Sud assistiamo a una serie di chiacchiere imbustate, buone per tutte le stagioni, ma che non individuano soluzioni per quanto sta accadendo, anno dopo anno, nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia: giovani tra i 15 e i 34 anni che rappresentano un gruppo minoritario della popolazione, appena il 20,8%, costretti a cercare ‘fortuna’ al Nord o all’estero perché profondamente delusi. Pure le nuove generazioni istruite segnano il passo – aggiunge Fumarola – perché se nel 2007 si contavano 249 giovani laureati occupati ogni 100 lavoratori anziani, nel 2017 sono diventati 143. Sottoccupati e part time i nostri giovani sono costretti a emigrare al Centro Nord pur di realizzare i loro sogni. Se il saldo netto fra gli ingressi e le uscite in Puglia dopo la laurea risulta negativo, pari -35 mila studenti, è evidente che qualcosa non sta funzionando nella crescita del Paese nel suo insieme”.

 

 

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