Filiano, la rassegna “Favole a merenda” si dota di un logo identificativo
Di grande rilevanza nell’ambito delle numerose iniziative promosse dalla Biblioteca comunale di Filiano nel contesto di invito alla lettura, è sicuramente il progetto “Favole a merenda”. La rassegna per bambini dai 5 ai 10 anni – nata nel 2014 da un’idea dall’operatore di biblioteca Vito Sabia – è promossa dalla Pro Loco di Filiano e dalla Biblioteca comunale con il patrocinio e il contributo del Comune di Filiano. Un momento di condivisione genitori/figli che favorisce ed educa i più piccoli al piacere della lettura, in un contesto, come quello della biblioteca, in cui si subisce il fascino dei libri. Giunta alla sesta edizione, la rassegna nel corso degli anni è cresciuta al punto da diventare un luogo di aggregazione per i bambini non solo di Filiano ma anche dei comuni limitrofi, grazie al clima di accoglienza offerto da uno staff di animatrici brave, preparate e simpatiche, coordinate dalla vicepresidente della Pro Loco Filiano, Donatella Oppido . Durante l’ultimo appuntamento svoltosi sabato scorso, è stato presentato il logo identificativo di cui si è voluta dotare la rassegna. L’illustrazione è stata realizzata – quale dono alla Biblioteca di Filiano – dal cartoonist e autore di libri per ragazzi Renato Ciavola di Fabriano. Essa rappresenta i due momenti della lettura di favole e la merenda, abbinate in questo evento perché da sempre i bambini sono affascinati dai personaggi che animano le storie di fantasia e la relativa morale e, quasi come se fosse un premio per l’attenzione, alla fine è concesso un momento ricreativo fatto di ciambelle e dolcini vari preparati dalle mamme. Durante la presentazione la presidente della Pro Loco Filiano, Maria Santarsiero, ha ringraziato Ciavola per la bellissima illustrazione e ha rimarcato il prezioso lavoro svolto dai collaboratori e animatrici: «Molto positivo il riscontro dei bambini che si sono appassionati e vanno via con il sorriso, affiancati dalle mamme che trascorrono un pomeriggio insolito che rappresenta uno svago rispetto alla routine quotidiana. La cosa più bella è vedere questi piccoli studenti andare via con i disegni colorati, tutti un po’ arrossati in viso per aver giocato e per essersi divertiti, e sentirli chiedere continuamente “quando torniamo la prossima volta?”».