Nasce “Rete Donna”, enti e associazioni insieme per prevenire e contrastare la violenza di genere
Individuare, rilevare e censire i luoghi e servizi di accesso delle donne vittime di violenza di genere nelle sue differenti forme; costruire condivise modalità operative interne ad ogni organizzazione coinvolta e procedure formali da adottare; prevedere “protocolli” condivisi in relazione al primo contatto con la donna vittima di violenza o maltrattamento; definire la composizione e costituzione di un Tavolo permanente per le azioni di contrasto alla violenza di genere.
Sono questi alcuni degli obiettivi prioritari del Protocollo “Rete Donna” che è stato sottoscritto questa mattina tra il Comune di Matera, l’Asm, il comando di polizia locale, l’Ufficio scolastico provinciale, il Comitato Pari opportunità, Csv, Caritas, gli ordini degli avvocati e dei medici e una quindicina di associazioni impegnate nel contrasto alla violenza di genere.
I contenuti dell’intesa sono stati illustrati nel corso di un incontro che si è svolto nella Sala Mandela del Comune e a cui hanno partecipato, l’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli, il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, il Questore, Luigi Liguori, il comandante compagnia Carabinieri, Giuseppe Giovanni Ianniello, il colonnello Michele Maiullari comandante della Polizia locale, il direttore sanitario dell’Asm, Gaetano Annese, il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce, la responsabile del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati, Rossella Rubino e i responsabili degli enti e delle associazioni protagoniste del progetto.
“Questo Protocollo – sottolinea l’assessore Antonicelli – rappresenta uno strumento indispensabile per contrastare in maniera coordinata ed efficace la violenza di genere. Il Comune per la prima volta ha istituito e realizzato una rete tra gli enti e le associazioni che operano sul territorio per prevenire e arginare il fenomeno, e avrà il compito di realizzare e attivare lo sportello di ascolto per le donne vittime di violenza e di stalking, e la casa rifugio. Per la prima volta, nel 2016, la città di Matera è entrata nel registro regionale delle case rifugio autorizzate e questo costituisce un importante tassello nella direzione degli interventi strutturati e non improvvisati forniti sul nostro territorio ma anche al di fuori di esso.
Il primo passo – conclude Antonicelli – è quello dell’avvio di un primo livello di intervento per dare alle donne che si rivolgono alle strutture comunali di trovare un aiuto concreto e immediato ai loro problemi. Gli altri soggetti sottoscrittori dell’accordo faranno la propria parte, ciascuno per le proprie competenze, perché il fenomeno della violenza di genere richiedere un approccio determinato e coinvolgente per essere arginato”.
Elenco dei sottoscrittori del Protocollo:
Comune di Matera, Asm, Ufficio scolastico Provinciale, Comando Polizia Locale Matera, Comitato Pari opportunità, Ordine degli avvocati, Ordine dei Medici, Comitato pari opportunità Ordine degli avvocati, Centro servizi volontariato, Caritas diocesana,
Associazioni:
Aide-Donna Italia, Alba Lucana, Orientamento lavoro donne, Matera per Te, Associazione italiana donne medico, Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, Movimento famiglia e vita onlus, Tolbà – medici volontari, Per – lavoratori stranieri Onlus, Moica, Fidapa , Centro antiviolenza italiano Onlus (Cai), Confartigianato.