Convegno a Matera sull’insegnante e il dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia tra didattica, governance e progetto culturale
Provengono dalle Università della Calabria, della Campania, del Friuli-Venezia Giulia, della Lombardia, della Puglia, della Sicilia e del Veneto, oltre che dall’Università degli Studi della Basilicata i relatori del convegno nazionale: L’insegnante e il dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia tra didattica, governance e progetto culturale.
Organizzato e promosso dal Dipartimento di Scienze Umane – Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi della Basilicata, il convegno si terrà giovedì 14 e venerdì 15 marzo 2019, al Campus universitario di via Lanera a Matera.
Nella due giorni, prima attività convegnistica che si svolgerà nel nuovo Campus Universitario di Matera, gli studiosi si confronteranno per sviluppare un progetto complessivo per analizzare, chiarire e rilanciare le figure del dirigente scolastico e dell’insegnante all’interno della scuola dell’autonomia, tenendo conto della fondamentale alleanza tra scuola, famiglia e territorio per lo sviluppo di uno specifico progetto di corresponsabilità educativa.
L’incontro, che rientra nell’ambito delle manifestazioni Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, è sviluppato in una università meridionale e nell’ambito dello specifico gruppo di lavoro SIPED Formazione dell’insegnante e del dirigente scolastico, coordinato dai docenti universitari Paolina Mulè (Università di Catania), Claudio De Luca (Università della Basilicata) e Achille Maria Notti (Università di Salerno), in collaborazione con la SIRD e la SIREF, Il Convegno nazionale, patrocinato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e dalla Fondazione Carical, ha l’ambizione di segnare una tappa nuova e, si spera, significativa nel dibattito sulle trasformazioni della scuola italiana a oltre vent’anni dall’avvio dell’autonomia scolastica nel nostro Paese.
La scuola italiana nell’ambito del contesto europeo rappresenta ancora un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo della democrazia, un vero e proprio “laboratorio di democrazia” per riprendere la felice intuizione del più importante filosofo e pedagogista americano del secolo scorso John Dewey. È opportuno, quindi, che la ricerca pedagogica italiana promuova una riflessione ampia e radicale per evidenziare quali siano le criticità e le possibili potenzialità del modello della scuola dell’autonomia per favorire i processi democratici e di coesione sociale in Italia.
Numerosi relatori, provenienti da diverse università italiane, tenteranno di riflettere in modo sinergico sulla figura dell’insegnante, del dirigente scolastico e del complesso sistema dell’extra-scuola, con un particolare riferimento alla dimensione educativa delle famiglie, per definire un possibile progetto culturale e politico volto al miglioramento della qualità dell’autonomia scolastica. Il tentativo è quello di progettare un nuovo patto di corresponsabilità educativa non solo tra la famiglia e la scuola, ma soprattutto tra una ripensata scuola dell’autonomia, rifondata su un patto formativo chiaro tra tutte le sue componenti e il mondo extrascolastico per avviare una proficua collaborazione culturale e politica.
Rilanciare la scuola italiana dell’autonomia significa progettare una migliore democrazia e coesione sociale dal basso, proponendo una nuova idea di “capitale umano” per un sostenibile sviluppo civile, sociale ed economico del nostro Paese in una prospettiva europea e globale.
L’iniziativa è riconosciuta come attività di formazione docenti, ai sensi della direttiva 170/2016 con diritto per i partecipanti all’esonero dal servizio nei limiti stabiliti dal C.C.N.L. Alla termine delle attività sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Per info: convegnomatera2019@gmail.com, claudio.deluca@unibas.it o giuseppe.spadafora@unical.it