Cassano (Arpal Puglia) partecipa al seminario su “Progresso e sviluppo economico. Il futuro si prepara ai giovani”
“Trasformare i centri per l’impiego in vere e proprie porte per il mondo del lavoro e creare nuovi contenitori per fare incontrare domanda e offerta occupazionale. E’ questa la strada da intraprendere dalle agenzie regionali del lavoro, a maggior ragione nel Mezzogiorno d’Italia, affinché attraverso lo sviluppo di sistemi congiunti si giunga in tempi rapidi ad un rinnovamento dei modelli di gestione degli organismi pubblici in tema di occupazione, fondato sulla creazione di momenti di cooperazione e coordinamento tra le diverse Agenzie Regionali del Lavoro”. E’ quanto sottolinea Massimo Cassano, commissario di Arpal Puglia, a margine del seminario presso la sede della Camera di Commercio di Matera, su “Progresso e Sviluppo Economico. Il futuro che si prepara ai giovani”.
Cassano ha mostrato interesse per il modello presentato a Matera e che punta su vere e proprie piazze, innovative già a partire dalla struttura dagli spazi in cui saranno ospitate, in cui persone, Istituzioni e Imprese possano incontrarsi e dialogare, beneficiando di servizi anche sperimentali e ad alta specializzazione.
“Dal confronto di queste esperienze tra loro così diversificate sono emerse indicazioni molto chiare su quello che dovrebbe essere il nuovo ruolo delle Agenzie del Lavoro, che dovrebbero porsi come organismo intermedio, di natura tecnica, tra le linee di programmazione definite dalle Regioni e le linee di intervento e gestione dei processi amministrativi per l’attuazione delle attività previste.
In qualità di commissario dell’Agenzia pugliese per le politiche attive in tema di occupazione ricordo come il sistema regionale ha voluto creare una rete in cui la Regione mantiene le funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio dei servizi e delle politiche per l’occupazione, sviluppando un innovativo modello di sinergie tra Arpal, centri per l’impiego e soggetti privati e pubblici accreditati ai servizi per il lavoro. Senza dubbio stiamo riscrivendo il modello organizzativo delle politiche per il lavoro, innovandolo dal basso: i centri per l’impiego, affiancati dai soggetti pubblici e privati accreditati, saranno articolazioni operative e funzionali e risulterà così semplificata e coordinata la loro gestione: i Cpi e i soggetti accreditati diventano punti attivi di una rete di servizi di cui l’Agenzia è il nodo centrale, anche dal punto di vista informatico.
Tutto questo con l’obiettivo di promuovere le opportunità di lavoro, formazione e crescita professionale migliorando il raccordo tra i fabbisogni di competenze espressi dai datori di lavoro e le necessità di inserimento, reinserimento e sviluppo professionale, dichiarate dai soggetti in cerca di nuova o diversa occupazione”.