Pulizie AOR San Carlo, Fisascat denuncia problemi nel passaggio dei lavoratori al CNS
Ancora
problemi per l’appalto del servizio di pulizie dell’azienda ospedaliera
San Carlo. La Fisascat Cisl, non firmataria dell’intesa siglata lo
scorso 4 aprile in prefettura, in una nota inviata, tra gli altri, a
Regione, prefettura di Potenza e ispettorato territoriale del lavoro,
denuncia che “nei contratti di lavoro proposti dalle ditte aderenti al
Cns si registra una clausola” che la sigla sindacale considera
illegittima. La clausola incriminata, spiega nella nota la Fisascat,
stabilisce testualmente che “la cessazione dell’affidamento presso e per
il quale è stata assunta e per la sede in cui lei è stata assegnata
costituisce giustificato motivo oggettivo per la risoluzione del
rapporto di lavoro”. La Fisascat “ritenendo che tale clausola sia
peggiorativa rispetto alla normativa vigente e al Ccnl di riferimento e
quindi nulla, annullabile e illegittima”, si è riservata la tutela degli
iscritti in ogni sede. Nella comunicazione la Fisascat rileva anche che
“ai lavoratori è stato impedito di sottoscrivere i contratti
individuali con debita riserva”.
In
una successiva comunicazione la sigla sindacale segnala che “il Cns ha
convocato presso l’ospedale San Carlo di Potenza tutti i lavoratori.
Alle maestranze rivenienti dalla ditta uscente Bsd ha proposto la
sottoscrizione dei contratti individuali; agli altri, oggetto di
clausola sociale, invece, ha consegnato a mano una comunicazione in cui
si legge che i nominativi di tali lavoratori non rientrano nell’elenco
fornito dalla ditta uscente, ma in quello di altre aziende che svolgono
servizi per l’azienda ospedaliera. Perciò, secondo il Cns, i lavoratori
non saranno oggetto di passaggio di appalto ai sensi dell’art. 4 del
Ccnl di categoria”. La Fisascat “ai sensi dell’art.13 del contratto
stipulato tra l’azienda ospedaliera e il Cns, chiede di conoscere i
nominativi dei lavoratori assunti, con esplicito riferimento
all’inquadramento e al monte ore contrattualizzato”. Per la sigla
sindacale è inoltre necessaria “la verifica da parte del committente del
rispetto di quanto dal Cns proposto in sede di gara (offerta tecnica ed
economica) e nei successivi atti, finalizzati alla prova di congruità
che, in un primo momento, come noto a tutti, avevano fatto ritenere la
proposta non congrua”.
“La
Fisascat si batte al fianco dei lavoratori e della comunità al fine di
tutelare i diritti ma anche la spesa pubblica”, spiega la segretaria
Aurora Blanca sottolineando che “gli accordi non possono cambiare le
proposte vincolanti e creare un vantaggio per pochi”.