Rischio sanitario legato al consumo di prodotti agricoli in zone contaminate: Al via l’indagine per l’area di Statte finanziata dalla Regione Puglia
E’ stato siglato oggi l’accordo fra il Comune di Statte (Ta) e l’IRSA, l’Istituto di Ricerca Sulle Acque del Cnr, con cui sarà possibile avviare un’indagine sul rischio sanitario associato al consumo di prodotti agricoli e zootecnici coltivati ed allevati in aree potenzialmente contaminate. Lo studio è stato finanziato dalla Regione Puglia, con fondi Por Fesr 2014- 2020, azione 6.2 ‘Interventi di bonifica di aree inquinate’, con uno stanziamento di 750 mila euro. L’indagine interesserà l’area vasta del territorio comunale di Statte, in tutto 5800 ettari di cui 313 di aree agricole, in cui è stata accertata la presenza di elevate concentrazioni di microinquinanti, per lo più diossina, PCB, policlorobifenili, e IPA, idrocarburi policiclici aromatici. Grazie al finanziamento regionale, il comune di Statte, con il supporto tecnico dell’IRSA-Cnr, potrà monitorare la concentrazione dei contaminanti nel suolo e valutare se, e in che misura, tali sostanze inquinanti sono presenti anche nelle radici, nei fusti, nelle foglie e nei frutti dei prodotti agricoli coltivati. In questo modo sarà possibile capire cosa e come coltivare in sicurezza, scongiurando l’ingresso degli inquinanti nella catena alimentare dell’uomo. Nell’ambito della stessa indagine, strategica per il territorio tarantino, saranno avviate anche analisi sulla qualità dell’aria e dell’acqua sotterranea in tutta l’area oggetto di intervento. Le attività di analisi e monitoraggio dureranno 36 mesi. “Si tratta di un tassello importante – così il direttore dell’IRSA-Cnr, Vito Felice Uricchio, commentando il piano di interventi – che conferirà valore aggiunto alle indagini e agli approfondimenti già svolti in passato su questo territorio”. Soddisfazione da parte del sindaco di Statte, Francesco Andrioli, che, ringraziando la Regione Puglia per l’impegno e il sostegno, ha commentato: “Mi auguro che Statte, paese dalla vocazione agricola, possa presto tornare ad avere terreni fertili, buoni da coltivare, così da valorizzare l’intero comparto agricolo”. “ Un esempio di proficua collaborazione fra pubbliche amministrazioni, destinata a fare scuola su tutto il territorio nazionale”, il commento di Giovanni Scannicchio, dirigente della sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche.