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Strutture residenziali psichiatriche, la Basilicata è l’unica regione a non aver adottato l’accreditamento

La Basilicata è l’unica regione italiana a non aver adottato il sistema di accreditamento delle strutture residenziali psichiatriche. Lo denunciano a gran voce gli operatori del settore a valle di una mobilitazione convocata a Potenza, venerdì 26 luglio, dall’Alleanza delle cooperative sociali Basilicata, condivisa e partecipata dalle rappresentanze sindacali Cgil, Cisl e Uil, dall’Associazione italiana residenze-risorse salute mentale (Airsam), dal Forum regionale del Terzo settore, dal Csv Basilicata e dall’Anci Basilicata. 
Il mancato accreditamento continua ad alimentare cortocircuiti fra Aziende sanitarie e Regione, come il recente riavvio delle procedure di gara da parte dell’Asp e dell’Asm di un bando di circa 60 milioni di euro: bando che era stato già emanato nel 2017 e poi interrotto per analoghe motivazioni che non sono state non ancora superate. Il riavvio delle procedure ripropone lo spettro di gravi conseguenze sulla qualità dei servizi e sui livelli occupazionali, visto che sono più di cento le professionalità che rischiano di essere mandate a casa.
Eppure è datato 2013 l’accordo Stato-Regioni sull’accreditamento delle strutture sanitarie psichiatriche, recepito con delibera di Giunta regionale 649 del 10 giugno 2014 con cui la Basilicata si impegnava a procedere. Un ritardo colpevole quanto inspiegabile da parte delle istituzioni regionali e aziendali in virtù del fatto che l’accreditamento delle strutture garantisce qualità nell’erogazione delle prestazioni, maggiore evidenza scientifica e sicuro contenimento della spesa, riaffermando altresì la validità di un modello diffuso su tutto il territorio lucano e rappresentato da cooperative radicate nei territori, presidio di buone pratiche di salute mentale riconosciute a livello internazionale.
Alleanza delle cooperative sociali Basilicata, Cgil, Cisl e Uil, Associazione italiana residenze-risorse salute mentale (Airsam), Forum regionale del Terzo settore, Csv Basilicata e Anci Basilicata chiedono pertanto un incontro urgente al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e all’assessore alla Sanità Rocco Leone al fine di completare l’iter di accreditamento che da troppo tempo pare in dirittura di arrivo, di sospendere immediatamente le procedure di gara, di istituire un Tavolo di co-programmazione e co-progettazione che consenta di affrontare insieme la situazione emergenziale, per porre rimedio a una condizione divenuta insostenibile e scongiurare così ulteriori azioni di mobilitazione.

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