Alberobello, la nota degli ex consiglieri Pugliese, Salamida e Susca
“Alberobello sta indubbiamente vivendo un periodo di grande spolvero. Il turismo, grande risorsa, non manca, e nonostante la concorrenza di altri luoghi ugualmente godibili, Alberobello tiene, ed anche in questa stagione fa notare il suo blasone. La città vive illuminata da bagliori che ne esaltano la peculiarità ma, dove ci sono luci non mancano le ombre. Alberobello non sfugge a questo. Al di là di luoghi scarsamente illuminati, come ad esempio quello che è chiamato il salotto della città, P.zza del Popolo, di ombre in città ve ne sono tante. Ad esempio ciò che accade nel grembo dell’amministrazione che governa la città”. A parlare sono tre consiglieri comunali, ex di maggioranza, che da aprile a oggi hanno lasciato la maggioranza del sindaco Michele Longo. I tre esponenti sono Giuseppe Pugliese, presidente del Consiglio nella precedente legislatura e rieletto consigliere nell’attuale, uno dei fondatori di ‘Alberobello Futura’, il movimento che ha da sempre sostenuto il sindaco Longo; Mario Salamida, assessore e già presidente di ‘Alberobello Futura’; infine Pietro Susca, assessore nella prima legislatura, rieletto nell’attuale nella quale rivestiva il ruolo di presidente del Consiglio.
“Di tutto questo, però, dalle stanze dell’istituzione governativa cittadina neanche una parola. Non un comunicato stampa, non un commento scritto o ufficialmente rilasciato in interviste. Niente di niente. – denunciano i tre ex consiglieri – L’ufficio stampa del Comune continua a produrre post sulla pagina social di eventi e manifestazioni, anche al posto di comunicati che dovrebbero fare gli organizzatori o le associazioni titolate all’organizzazione e, nel contesto dei post, ripete ossessivamente e in maniera ridondante, il nome dei partners, uno in particolare. Come dicevamo in apertura, tutto vive di luci, esse rappresentano la lotta fra quello che riconosciamo, e quello che evitiamo. Ad Alberobello sembra che qualcuno voglia rivolgere il viso sempre alla luce in modo che l’ombra sia sempre nascosta alle spalle”.