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Comunicato stampa Fials in merito alle criticità dell’UTIN del San Carlo di Potenza

“Alla fine la crisi annunciata è esplosa nel periodo peggiore, a metà agosto: con l’Utin chiusa d’urgenza perché gli ultimi tre neonatologi in servizio al San Carlo, allo stremo per anni di lavoro sotto organico, si sono ammalati tutti, per sfinimento”. 
La Fials di Potenza esprime tutto il suo sdegno e la rabbia per una vicenda il cui esito era abbondantemente scritto. 
“A nulla è servito – osservano il segretario provinciale Giuseppe Costanzo e Angela Lavalle, componente della segreteria – il generoso sacrificio di un dirigente medico in aspettativa, perché impegnato da due anni in un incarico direttivo in altra struttura ospedaliera aziendale, che si è reso disponibile a garantire il servizio per ben 30 ore.”.

La chiusura della terapia intensiva neonatale, l’unica della Regione, procura ulteriori disagi a famiglie che già patiscono una situazione di sofferenza e di stress. 
“Ben venga l’impegno dell’assessore Leone – commentano i responsabili della Fials – a sostenere economicamente le famiglie costrette a spostarsi fuori Regione per seguire i propri neonati. Ma il collasso della struttura non è un fulmine a ciel sereno. Sono innumerevoli le sedi e le occasioni in cui abbiamo segnalato l’insostenibilità della situazione in numerosi reparti del San Carlo. Ma in questo caso va denunciata la specifica responsabilità di una mancata programmazione e l improvvisazione anche rispetto alla gestione della carenza di personale Infermieristico, anch’esso fortemente in sofferenza, aggravata da ulteriori spostamenti dal reparto di infermieri “formati” per poi sostituirli con personale a tempo determinato in pieno periodo estivo e di ferie  e privo di esperienza” e che alla puntuale richiesta di una motivazione ad oggi nn viene fornita nessuna risposta.
“Più in generale – concludono Costanzo e Lavalle  – è un segnale molto pericoloso quello che a fronte di un’emergenza si risponda con la smobilitazione. Una pratica intollerabile e che va stigmatizzata con forza. Ora chiediamo che, appena completato il trasferimento dei neonati, la direzione si metta al lavoro per risolvere strutturalmente il problema. Con un investimento forte in risorse umane, con un impegno esplicito per la qualificazione del personale. Per scongiurare in futuro queste debacle. Noi come Fials continueremo a vigilare con determinazione a tutela del servizio pubblico e della salute dei lavoratori” 

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