Nota di Braia e Polese sulla censura della comunicazione dei consiglieri
“La Basilicata non nasce con Bardi e ci auguriamo non muoia nemmeno in questa legislatura nonostante giorno dopo giorno i motivi di preoccupazione aumentino a dismisura”.
Dichiarano i consiglieri regionali di centrosinistra, Mario Polese e Luca Braia che aggiungono: “Preoccupazioni confermate in toto dalla nota a firma della Giunta regionale e pubblicata su Basilicatanet alle 13,34 di oggi in cui attaccando ‘Cronache lucane’ viene fatto a pezzi il sacrosanto e inalienabile diritto all’informazione e alla critica. Diritti sanciti dall’articolo 21 della Costituzione italia e dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani”.
“Siamo costretti a ricordare al presidente Vito Bardi e al suo capoufficio stampa Massimo Calenda – continuano gli esponenti del centrosinistra – che la Basilicata fa parte dell’Italia dove vigono leggi. Se si sentono offesi o ingiustamente criticati da un organo di infomazione hanno il diritto e il dovere di sporgere denuncia di querela agli organi competenti che valuteranno poi se è stato commesso un reato oppure no. Ma nessuno, e ribadiamo nessuno, può immaginare di farsi giustizia da solo”.
“Leggere invece – sottolineano Polese e Braia – una nota pubblicata su un canale istituzionale in cui si lanciano sospetti su un bando di gara regolarmente espletato nel corso della scorsa legislatura sentenziando su quello che si ritiene giusto oppure no o addirittura immaginare processi imprenditoriali sbagliati è gravissimo”.
“La verità è che il presidente Bardi, per cultura o per formazione professionale, dovrebbe essere garante delle leggi italiane della democrazia e della libertà anche di stampa, senza farsi prendere dalle critiche della comunità o delle opposizioni e dovrebbe riflettere, piuttosto, se dentro quelle critiche ci sono elementi di verita ed opportunità da considerare “critiche” sia giornalistiche che politiche. Evidentemente è consigliato male da chi, da giornalista, dovrebbe ben conoscere le regole del gioco e il rispetto di chi ci mette la faccia e la firma”, aggiungono i consiglieri che spiegano:
“Invitiamo il presidente della Giunta a leggere le cronache del passato per informarsi sulle critiche a cui sono stati sottoposti i suoi predecessori e la dignità delle risposte: chi ha ruoli apicali nel bene e nel male deve sempre dimostrare di essere in grado di offrire il meglio di sè in ogni circostanza. Purtroppo questo non sta avvenendo, ma ci auguriamo che da questo momento in poi si imbocchi un’altra via e cioè quella del confronto e delle decisioni prese in pubblico nella massima assise legislativa regionale e non al chiuso di stanze. Per il resto come consiglieri di minoranza alzeremo ancor di più il livello di controllo non per preconcetto ma per garantire che il famigerato cambiamento professato dalla Giunta si svolga nel solco del rispetto delle regole.
Pertanto, sulla comunicazione, non basterà silenziare la voce dei consiglieri, soprattutto quelli di opposizione, rendendo complesso leggerne comunicati o eliminando dalla homepage basilicatanet: operazione maldestra che non risparmierà loro comunque le critiche che continueremo a sottoporre ai cittadini lucani, democraticamente, con ogni mezzo a nostra disposizione.