CronacaPuglia

Scandalo parcometri a Foggia, revocato obbligo di dimora nei confronti del legale rappresentante della Protect srl

Revocato l’obbligo di dimora a Manfredonia al legale rappresentante della Protect srl, Vincenzo Giandolfi. Lo ha deciso il Gip, accogliendo le istanze degli avvocati Caterina Pipino e Andrea Petito. Giandolfi era stato arrestato lo scorso 29 luglio nell’ambito dell’inchiesta “Ombre cinesi” di Procura e Guardia di Finanza sullo scandalo dei parcometri svelato, ma già dopo tre giorni il Gip revocò la misura cautelare imponendo l’obbligo di dimora. Ora Giandolfi, che ha sempre dichiarato che neanche un euro era transitato sui suoi conti e che i soldi trattenuti e accreditati in ritardo erano serviti a far fronte ad alcune esigente della Protect, torna libero.
Nel frattempo è prevista per fine settembre unudienza davanti al giudice fallimentare presso la quale hanno adito alcuni dipendenti della Protect, in credito nei confronti dell’azienda. Giandolfi, stando a quanto riferisce il suo legale, avrebbe già fatto sapere di non volersi opporre, il che è l’anticamera del fallimento della società, che si occupava dello svuotamento dei parcometri dell’Ataf in città in forza di un contratto triennale con l’azienda di trasporto pubblico locale, risolto anticipatamente nel 2018, a seguito dello scandalo mediatico.
Giandolfi è accusato di peculato, per lui seuqestro di beni per 741mila euro. Sequestro preventivo fino a 617mila euro anche per l’ex presidente di Ataf spa Raffaele Ferrantino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *