Sanità in Basilicata, la nota di Cifarelli
Leone e la maggioranza di centrodestra in regione pensano di poter confondere i cittadini attestandosi meriti che non hanno e attribuendo ad altri disservizi che non ci sono o hanno creato loro, alimentando ancor di più la confusione che oramai regna sovrana nella sanità lucana.
E’ il caso della inaugurazione dell’avvio della diagnostica nucleare al Madonna delle Grazie, importante risultato per la sanità lucana ottenuto grazie alla programmazione passata ed ai finanziamenti interamente stanziati dal centrosinistra, per la quale in modo trionfale Leone ed esponenti del centrodestra se ne assumono illegittimamente i meriti.
Ed è il caso, poi, della dichiarazione di ieri di Leone, secondo il quale la Basilicata nel 2018 non avrebbe garantito i Livelli essenziali di assistenza (Lea), mentre invece la nostra regione ha raggiunto proprio lo scorso ben 191 punti, ben al di sopra dei livelli minimi e migliore regione del mezzogiorno d’Italia.
A chi giova la disonestà intellettuale? Non di certo alla sanità lucana ed ai cittadini che invece hanno bisogno di certezze.
E’ dall’inizio della legislatura che assistiamo a continui e schizofrenici annunci dell’assessore regionale alla sanità Rocco Leone su tutto e il contrario di tutto a cominciare dalla radioterapia a Matera che dapprima viene eliminata per poi ritornare nei programmi, ma solo dopo l’insurrezione dei vari comitati e delle forze di opposizione con qualche consigliere anche della maggioranza; poi il “caso” radioterapia a Potenza da portare a consunzione salvo poi fare un’altra clamorosa retromarcia dopo la sollevazione popolare; quindi il tema hospice da chiudere a Stigliano e trasferire altrove per poi rimangiarsi tutto il giorno dopo.
E ancora: l’annuncio del mega ospedale della Magna Grecia nel metapontino salvo poi assistere al depauperamento sia di Tinchi che di Policoro. Un altro giorno l’assessore Leone parla di potenziamento dell’ospedale di Matera per poi brigare per la chiusura della Psichiatria sventata dalla battaglia dell’opposizione.
Ma quando comincia l’assessore a lavorare sul serio e a far lavorare i direttori generali evitando slogan e propaganda elettorale?
Vorremmo sapere se è ancora intenzione dell’assessore Leone modificare come ha più volte dichiarato la legge regionale n. 2 del 2017 che ha evitato di far chiudere ospedali e reparti. A questo proposito, proponga subito un articolato normativo di modifica della legge spiegandone le ragioni prima di tutto alla sua maggioranza e poi ai lucani. In definitiva si mettesse a lavorare seriamente altrimenti dica che quella legge va bene e lavorasse sulle linee di indirizzo per consentire ai direttori generali di approvare gli atti aziendali di attuazione della legge.
Non vorremmo che i direttori generali nell’incertezza di conoscere che fine farà quella legge, ed in assenza di obbligatorie linee di indirizzo regionali, si avventurassero a fare atti aziendali senza avere contezza degli obiettivi della programmazione sanitaria regionale.
L’assessore inoltre provveda a fissare i tetti di spesa per il personale per consentire alle aziende di assumere operatori sanitari negli ospedali e sul territorio dove c’è estremo bisogno, anziché vergare note senza il parere degli uffici per autorizzare assunzioni di personale amministrativo.
La sanità di Basilicata ha bisogno prioritariamente di personale sanitario, di politiche serie, perché non si gioca con la pelle delle persone.